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MONDO

Debito pubblico nel 2020 al 135,2%.

Ue, oggi il verdetto sui conti pubblici dell'Italia. Pronta la procedura d'infrazione

Da Bruxelles la richiesta di una manovra correttiva di 3-4 miliardi. Salvini: d'accordo con Conte su rispetto parametri ma vanno ridiscussi. Oettinger: "Se numeri confermati, non potremo sottrarci alla procedura di infrazione"

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Riflettori accesi sulla Commissione Ue che oggi presenta le raccomandazioni specifiche per i paesi dell'Ue. C'è attesa per il giudizio sul debito dell'Italia e il rischio dell'apertura di una procedura di infrazione. Sulla bocciatura dei conti italiani, infatti, pare non ci siano dubbi e nel documento che verrà inviato al governo italiano ci sarebbe la richiesta di una manovra correttiva di 3-4 miliardi. Già le previsioni economiche di primavera, infatti, (presentate all'inizio di maggio) parlavano di un debito pubblico fuori controllo che nel 2020 schizzerà al 135,2%.

A maggio del 2018 Bruxelles aveva chiesto un aggiustamento del saldo strutturale dello 0,3% e invece c'è stato un peggioramento dello 0,1%. Nel 2019 era stato concordato un aggiustamento dello 0,6% e invece c'è stato un peggioramento dello 0,2%. Fonti europee ricordano sul fatto che all'Italia è stata concessa anche un'ulteriore flessibilità per ricostruire il ponte Morandi crollato a Genova. Con un tasso di crescita inesistente e investimenti stagnanti, la fiducia delle istituzioni europee nell'economia italiana è ormai ad un punto di non ritorno.“Alla luce dei dati notificati nel 2018 si conferma che l'Italia non ha fatto sufficienti i progressi per rispettare i criteri del debito nel 2018": questo nella lettera inviata da Bruxelles al governo italiano la settimana scorsa.

La Commissione quindi oggi prenderà atto che ci sono le condizioni per aprire la procedura di infrazione, ma è solo il primo passo. Perché l'analisi dell'esecutivo europeo passerà al vaglio del Comitato economico e finanziario, in cui siedono i direttori generali del Tesoro e delle Banche centrali nazionali. A sua volta il Comitato emetterà un'opinione entro quindici giorni di cui la Commissione Ue terrà conto per presentare una proposta di avvio della procedura contro l'Italia sul debito sul tavolo dei ministri delle finanze europei (Ecofin) alla prima riunione utile del 9 luglio. Saranno i ministri a decidere a maggioranza qualificata se far partire o meno la procedura, approvando anche le raccomandazioni che la Commissione Ue presenterà contestualmente sulle correzioni con scadenze precise dei conti pubblici italiani.

Oettinger,se numeri confermati procedura per Italia
Il commissario europeo al Bilancio, Guenther Oettinger, ha avvertito che Bruxelles potrebbe avviare una procedura di infrazione per disavanzo eccessivo nei confronti dell'Italia. "Se i numeri verranno confermati, non potremo sottrarci alla procedura di infrazione", ha detto in un'intervista all'emittente televisiva tedesca'n-tv'.  "L'Italia non dovrebbe essere un rischio per l'Eurozona", ha aggiunto Oettinger.

Conte: regole Ue non sono dogma, governo vuole cambiarle
Il governo vuole modificare le regole dell'Unione europea. Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando con i giornalisti durante la sua visita in Vietnam. "Ci sono - ha osservato - delle regole che vengono applicate ma il governo ha dimostrato una nuova sensibilità e io l'ho portata in Europa. Peccato che i Consigli europei non siano in diretta streaming, ci sarebbe la possibilità per i cittadini di partecipare e appassionarsi di più. Sicuramente c'è determinazione a dare un contributo critico, anche a voler modificare le regole esistenti elaborate in contesti diversi da quello attuale. Trascinarsi regole di qualche lustro or sono, considerarli dogmi rispetto a una competizione globale che l'Ue è chiamata ad affrontare significa spuntarsi gli artigli che vanno tirati fuori quando necessario".

Salvini: d'accordo con Conte su rispetto parametri ma vanno ridiscussi
"Si fa e  si farà tutto il possibile per rimanere nei parametri  stabiliti ma se un figlio ha fame e per dargli da mangiare  devo ridiscutere un parametro...viene prima mio figlio". Il  vice presidente del Consiglio, Matteo Salvini, si dice così "d'accordo" con le posizioni del presidente del Consiglio,  Giuseppe Conte, e con il ministro dell'Economia, Giovanni  Tria, sul rispetto dei vincoli europei di bilancio. E nella  giornata in cui è atteso, da Bruxelles, l'annuncio  dell'avvio della procedura d'infrazione nei confronti  dell'Italia, osserva, a 'Radio Anch'io'. il programma di Radio1 Rai: "Faremo educatamente  notare che il rispetto di quei vincoli sta portando il Paese  alla disoccupazione, alla precarietà, alla chiusura degli  ospedali e al blocco degli investimenti".   Salvini assicura, inoltre: "Non usciamo dall'Europa", e  torna a proporre di "investire e tagliare  le tasse finché la disoccupazione in Italia non si  dimezza". Ribadisce: "Chiediamo di usare per gli italiani i  soldi degli italiani".

"Manovra correttiva? Siamo qui per tagliare le tasse"
"Siamo qua per tagliare le tasse, per carità non tutto a tutti, ma l'obiettivo è arrivare a uno shock fiscale come quello di Trump negli Stati uniti". Così Salvini rispondendo alle domande dei cronisti. Il vice premier ha escluso una"manovra correttiva". "Ma figurati - ha detto ai giornalisti -siamo qua per togliere le tasse non per mettere nuove tasse. Ne trovino un altro di governo se vogliono qualcuno che aumenti l'Iva, le tasse sulla casa, sui risparmi, sui conti correnti.".