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ECONOMIA

Maggiore ricorso nel comparto industria

Uil: ad aprile +27,5% ore Cigs, il dato "non può non preoccupare"

Con un aumento del 9,1% sul mese precedente, sono state richieste 57,1 milioni di ore di cassa integrazione, che ha permesso di salvaguardare 338 mila posti di lavoro

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Nel mese di aprile, con un aumento del 9,1% sul mese precedente, sono state richieste 57,1 milioni di ore di cassa integrazione, che ha permesso di salvaguardare 338 mila posti di lavoro. Il 68,3% del totale delle ore del mese è stato assorbito dalle ore di cassa straordinaria (circa 39 milioni, in aumento del 27,5% rispetto a marzo), a seguire l'ordinaria con 15 milioni di ore (in diminuzione del 14,1%) e la deroga con circa 3,2 milioni di ore (in calo del 26,9%). Lo afferma il servizio politiche del lavoro della Uil nel suo IV rapporto sulla cassa integrazione.

"Non possono, quindi, non preoccupare - commenta Guglielmo Loy, Segretario Confederale Uil - i dati sulle richieste di  cassa integrazione ad aprile: la crescita su marzo e, all'interno di essa, della cassa straordinaria, segnalano che è  ancora perdurante un forte disagio del nostro sistema produttivo certificato, anche, dalla troppa leggera flessione  rispetto allo stesso quadrimestre del 2015 (- 2,4%). Questo dato, tra l'altro, è condizionato al ribasso dal perdurante  allentamento delle autorizzazioni per la cassa ordinaria dovuto, principalmente, all'inammissibile ritardo (oltre 3 mesi)  nell'emanazione del decreto che dovrà stabilire i criteri di concessione per la stessa cassa ordinaria". "Se a questo  aggiungiamo che il ridotto utilizzo della cassa in deroga è derivante principalmente dalla riduzione della durata  massimo 3 mesi) - prosegue Loy - non può non sottolinearsi come la febbre della crisi sia ancora alta e, soprattutto,  come la graduale ma costante discesa della copertura temporale di questo ammortizzatore, derivante dalle novità  introdotte dal Jobs Act, potrebbe produrre un forte disagio occupazionale".

Più richieste al nord
Il maggior numero di ore richieste, ad aprile, si registra al Nord, con 26,9 milioni (rispetto al mese di marzo vi è una flessione del 19,4%); al Centro 19,9 milioni (in aumento del 129%) e nel Mezzogiorno 10,3 milioni (in crescita dello  0,3%). In 9 Regioni e nella Provincia autonoma di Trento crescono le ore di cassa integrazione (il maggior incremento  nel Lazio con +403,3%), mentre la più forte contrazione si verifica in Molise (-84,6%). Si registrano aumenti in 51  province (nelle prime 5 posizioni troviamo: Ragusa +94.961,2%; Imperia +1.398,5%, Brindisi +1.021,2%, Roma +  715,2% e Rimini +481,4%). La provincia, viceversa, con il maggior calo di ore richieste è Lodi (-99,1%). 

Maggiore ricorso nel settore industria
Nell'industria si concentra l'81,3% di ore di cassa integrazione del mese con 46,4 milioni di ore (questo è l'unico settore  che registra un aumento rispetto a marzo: +14,9%), segue il commercio con 4,8 milioni di ore, l'edilizia con oltre 4,7 milioni e l'artigianato con 1,1 milioni di ore. Nel I quadrimestre di quest'anno si registrano 226,5 milioni di ore richieste di Cig, in flessione del 2,4% sullo stesso periodo del 2015. Il 70,8% delle ore è assorbito dalla cassa integrazione  straordinaria, seguono le richieste di CIGO (45,2 milioni, in diminuzione del 38,8%) e di CIG in Deroga (21 milioni, in aumento del 19,5%). Nel Mezzogiorno e nel Nord si riducono le richieste (rispettivamente del 12,5% e del 10,3%), a fronte dell'incremento registrato al Centro (+33,6%).

Otto regioni in testa
Le richieste sono cresciute in 8 Regioni (anche in questo caso il Lazio in testa con +75%). La maggiore diminuzione è in Sardegna (-51,6%). Infine, sempre nel I quadrimestre 2016, si registrano incrementi di ore in 36 Province, di cui il maggiore a Frosinone (+354,2%), seguito da Avellino (+320,0%), Ragusa (+289,8%), Livorno (+203,8%) e Modena (+129,5%). Viceversa, la maggiore contrazione di ore di cassa integrazione è a Siena (-76,3%).