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ECONOMIA

Scandalo emissioni

Ultimatum della Germania alla Volkswagen: auto 'pulite' entro 7 ottobre

Se i termini non verranno rispettati, l'ufficio automobilistico federale tedesco ritirerà il permesso alla circolazione alle vetture coinvolte, vietando di fatto alle vetture di essere vendute o anche solo di viaggiare nel Paese

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L'ultimatum è arrivato dall'ufficio automobilistico federale tedesco (KBA): se entro il 7 ottobre la Volkswagen non rispetterà i parametri nazionali, verrà ritirato il permesso di circolazione alle automobili coinvolte. 

In una lettera riportata dall'edizione domenicale della Bild si legge che la KBA, ritirando il permesso alla circolazione, vieta di fatto alle vetture di essere vendute o anche solo di viaggiare nel Paese.

Intanto Daimler ( un produttore tedesco di automobili) ha scritto a circa 11mila possessori di van Mercedes Sprinter per un update del software collegato al sistema di emissioni, in modo da prevenire "possibili inconvenienti con autorità e controllori". Lo riporta il Welt Am Sonntag, ma la società replica che il richiamo a partire da giugno scorso "non ha assolutamente niente a che vedere con gli attuali problemi Volkswagen".

Anche in Italia lo scandalo Volkswagen crea ripercussioni. Tranne che per un ristretto numero di auto dei vari marchi (secondo fonti interne all'azienda dovrebbero essere tra le 2.500 e le 3.000 unità) con vecchia classificazione Euro 5, i modelli del Gruppo Volkswagen venduti in Italia con i marchi Volkswagen, Audi, Seat, Skoda e Volkswagen Veicoli commerciali attraverso una rete di circa 500 operatori sul territorio nazionale, sono regolarmente acquistabili e immatricolabili, in quanto dallo scorso primo settembre le auto debbono obbligatoriamente essere Euro 6, un livello di omologazione delle emissioni dei diesel che è esente dalle problematiche evidenziate negli Stati Uniti.    

Per gli autoveicoli Euro 5 dotati del motore 2.0 TDI 'incriminato' e in attesa di vendita, nell'ambito delle proroghe accordate, o di consegna, è invece scattata la sospensione richiesta da Volkswagen Italia. Una lettera inviata a tutti i concessionari del Gruppo chiede infatti di sospendere "come misura precauzionale" la vendita e le immatricolazioni e le consegne dei "modelli equipaggiati con motori diesel EA 189 omologati Euro 5".    

La comunicazione - ad esclusivo uso interno - è stata inviata in attesa di "fare chiarezza su alcune problematiche che riguardano un particolare software utilizzato sui motori Diesel". Come precisa la filiale italiana del Gruppo di Wolfsburg, si tratta di un provvedimento cautelativo, che dovrebbe permettere in tempi brevi di fare chiarezza sulla reale portata del problema "in attesa - si legge nella lettera - di ricevere ulteriori chiarimenti e dettagli" dalla Casa madre.