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SALUTE

Oncologo, fondatore Istituto Europeo Oncologia Milano

Umberto Veronesi: "La felicità è salvare una vita "

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Umberto Veronesi
Milano
Professor Veronesi, è possibile restare felici, per un chirurgo che ogni giorno e per tutta la vita ha a che fare con grandi successi terapeutici, ma anche con inevitabili fallimenti, e con la morte? Lei ci è riuscito?
La felicità' è uno stato d' animo intimo che per lo più' sfugge alle definizioni .Tuttavia nel mio caso - e con me la categoria dei chirurghi oncologi - esiste una caratteristica della felicità' che si può' descrivere. Noi abbiamo una doppia personalità' che ci fa vivere in una specie di schizofrenia. Verso gli altri ci sentiamo ottimisti, sicuri di noi stessi e fiduciosi, e dunque possiamo apparire felici ; mentre verso noi stessi siamo nichilisti e addolorati, persino infelici. Nella mia mente c’è un' ampia fossa comune per le persone che ho curato, ma non sono riuscito a guarire. I loro volti  sono fissi indelebilmente nel mio pensiero e la mia coscienza è tormentata dai rimorsi. Però quella stessa coscienza mi invita a reagire e guardare alle persone che invece sono guarite e quelle che ancora  potrò aiutare a guarire . Così ritorna in me l' energia vitale per andare avanti. Questa è felicità'? Forse, me lo dica lei.
 
Per un malato ricevere una diagnosi di cancro è una delle situazioni più drammatiche della vita. Anche spiegando che quel tumore è curabile, anche rassicurando sulle prospettive la vita cambia, e cambia il suo colore. Come recuperare, se non la felicità, almeno la serenità, per le persone che combattono con un cancro
Ha ragione : il malato di cancro crede di sfiorare la morte, qualsiasi sia la sua diagnosi . Ma quando realizza che non morirà , come succede oggi in sempre più' casi, è come se rinascesse a una nuova vita. Forse se la felicità esiste, è questa. L' esperienza di una malattia seria e potenzialmente letale come il cancro , getta una luce diversa sulla vita, che mette a fuoco ciò che conta davvero. 

Professore, dove cercarla, la propria felicità? Nei successi sul lavoro, nei figli, nel conto in banca, nel "potere" sugli altri? E quella proiettata sulle cose, su situazioni che poi cambiano, che tipo di felicità può definirsi?
I successi sul lavoro e il potere danno autostima , che è diversa, secondo me, dalla felicità, pur essendo un buon stimolo per evitare il senso di frustrazione e competere in modo fattivo e costruttivo con gli altri. Il conto in banca può essere uno strumento per raggiungere la felicità, così' come lo sono le cose materiali, ma non un obiettivo. I figli sì, sono importanti perché l' amore per i figli realizza l' imperativo biologico del nostro DNA di continuare la specie. In loro si trasmette anche  la nostra immortalità, perché ereditano i nostri geni , che a loro volta trasmetteranno alle  future generazioni. Vede , io penso che la vita non abbia un senso  in se', e credo che lo scopo della nostra vita sia proprio di darle un senso. I figli dunque sono un forte antidoto alla vacuità dell' esistenza umana. Questo non significa che chi non ha figli sia per forza infelice. Anzi. Ci sono tanti modi per trasmettere qualcosa di se' agli altri, in particolare ai più giovani - nipoti, cugini, amici, allievi, colleghi , .......- e sentirsi realizzati. Il patrimonio delle idee, che si trasmette da una generazione all' altra , è una seconda forma di immortalità . Coltivare il proprio pensiero è un modo possibile per cercare la felicità .

Da tempo non siamo più ai primi posti, nella classifica dell'Onu sulla felicità globale: siamo scesi al 50esimo posto. Cosa deve fare l'Italia, per tornare ad essere un Paese felice?
in questo caso la felicità' globale è piuttosto da intendersi come benessere, che viene internazionalmente rappresentato dall' Indice di Sviluppo Umano ( ISU) . Nella classifica ISU l' Italia è posizionata molto bene. Abbiamo ad esempio una longevità da record, che significa che i nostri stili di vita sono salutari e le cure che riceviamo sono d' eccellenza, una bassissima mortalità neonatale e un basso tasso di criminalità  ( il numero di omicidi in Italia è fra i più' bassi del mondo) . Possiamo fare molto meglio come Paese ovviamente , come rispetto dei diritti civili, opportunità di lavoro per i giovani, sviluppo della ricerca scientifica, tanto per cominciare. Ma la situazione  da cui partiamo non è affatto svantaggiata.