MONDO
Nello schianto hanno perso la vita 150 persone
Un anno dopo la tragedia del volo Germanwings, in centinaia a Le Vernet ricordano le vittime
Partito da Barcellona e diretto a Dusseldorf, il volo della Germanwings, sparì dai radar alle 9:41 di mattina di un anno fa. Ai comandi c'era il giovane Lubitz, 27 anni, affetto da una profonda depressione e tendenze suicide

Centinaia di persone si sono riunite nel piccolo villaggio francese di Le Vernet dove un anno fa il pilota Andreas Lubitz, affetto da una grave depressione, fece deliberatamente schiantare contro le montagne il volo della Germanwings 4U 9525 con 150 persone a bordo. La cerimonia privata è stata preceduta da un pellegrinaggio ristretto al sito dell'incidente a 1.500 metri di altitudine, tra le montagne innevate delle Alpi francesi. Tra i presenti, anche i dirigenti della Lufthansa, proprietaria della compagnia low-cost tedesca.
Ad Haltern am See, nell'ovest della Germania, la cittadinanza si è fermata per un minuto di silenzio in memoria dei 16 studenti e due insegnanti morti nello schianto. Commemorazioni anche in Spagna, da dove provenivano molti dei passeggeri.
Partito da Barcellona e diretto a Dusseldorf, il volo della Germanwings, sparì dai radar alle 9:41 di mattina di un anno fa. Ai comandi c'era il giovane Lubitz, 27 anni, affetto da una profonda depressione e tendenze suicide. Circostanza che era riuscito a tenere segreta alla compagnia grazie al segreto professionale. Era stato visitato decine di volte dai medici negli anni precedenti al disastro ma gli era stato permesso di continuare a volare. Approfittando dell'uscita del primo pilota dalla cabina per andare in bagno, aveva dirottato l'aereo verso le montagne e lo aveva fatto schiantare.
Alla luce della tragedia, l'Agenzia europea per la sicurezza dell'aviazione (Easa) aveva esortato le compagnie aeree ad assicurare la presenza in cabina di almeno due membri dell'equipaggio, tra cui un pilota qualificato. La Lufthansa ha sempre negato ogni addebito, ma è sotto inchiest negli Stati Uniti, dove è stata denunciata dai parenti delle vittime, convinti che Lubitz andava fermato prima.
"Non possiamo alleviare la tristezza, ma possiamo almeno stare vicino ai parenti", "Siamo qui per mostrare rispetto alle vittime e per far vedere che li sosteniamo", ha detto il presidente Carsten Spohr, sottolineando che "nonè' il giorno per parlare di questioni legali".
Ue, un anno dopo il disastro voli più sicuri
Un anno dopo il disastro aereo del volo Germanwings, la Commissione europea ricorda quanto da allora è stato fatto per aumentare la sicurezza aerea. "Per quanto dura possa essere, voglio dire ai familiari delle vittime del disastro aereo del volo Germanwings che questa tragedia non è stata vana", ha dichiarato la commissaria Ue responsabile per i trasporti, Violeta Bulc. Dopo lo schianto, abbiamo subito deciso azioni per evitare che tragedie simili potessero ripetersi", ha sottolineato l'esponente slovena della Commissione Juncker. "Per essere onesti, la terribile catena di eventi che hanno portato allo schianto ha evidenziato diverse
carenze nell'aviazione civile. La sicurezza non dovrebbe mai essere trascurata e da un anno stiamo lavorando duramente per colmare le lacune". In particolare, ricorda la Commissaria, "subito dopo lo schianto, l'Agenzia europea di sicurezza dell'aviazione ha raccomandato alle compagnie che ci siano due persone nella cabina di pilotaggio in tutti i momenti. Questo è ora una pratica comune nell'Unione europea". Ancora, un'apposita Task force ha stabilito sei raccomandazioni di sucurezza e poi un piano d'azione per metterle in pratica: per esempio, la Commissione ha proposto la creazione di una base di dati europei "aeromedici" che garantira' ai tutti gli esaminatori di avere accesso ai precedenti medici dei piloti e permetterà di identificare e aiutare quelli che avrebbero
bisogno di cure mediche o psicologiche. "L'Europa - ha concluso Bulc - applica le norme di sicurezza aerea più severe del mondo"
Ad Haltern am See, nell'ovest della Germania, la cittadinanza si è fermata per un minuto di silenzio in memoria dei 16 studenti e due insegnanti morti nello schianto. Commemorazioni anche in Spagna, da dove provenivano molti dei passeggeri.
Partito da Barcellona e diretto a Dusseldorf, il volo della Germanwings, sparì dai radar alle 9:41 di mattina di un anno fa. Ai comandi c'era il giovane Lubitz, 27 anni, affetto da una profonda depressione e tendenze suicide. Circostanza che era riuscito a tenere segreta alla compagnia grazie al segreto professionale. Era stato visitato decine di volte dai medici negli anni precedenti al disastro ma gli era stato permesso di continuare a volare. Approfittando dell'uscita del primo pilota dalla cabina per andare in bagno, aveva dirottato l'aereo verso le montagne e lo aveva fatto schiantare.
Alla luce della tragedia, l'Agenzia europea per la sicurezza dell'aviazione (Easa) aveva esortato le compagnie aeree ad assicurare la presenza in cabina di almeno due membri dell'equipaggio, tra cui un pilota qualificato. La Lufthansa ha sempre negato ogni addebito, ma è sotto inchiest negli Stati Uniti, dove è stata denunciata dai parenti delle vittime, convinti che Lubitz andava fermato prima.
"Non possiamo alleviare la tristezza, ma possiamo almeno stare vicino ai parenti", "Siamo qui per mostrare rispetto alle vittime e per far vedere che li sosteniamo", ha detto il presidente Carsten Spohr, sottolineando che "nonè' il giorno per parlare di questioni legali".
Ue, un anno dopo il disastro voli più sicuri
Un anno dopo il disastro aereo del volo Germanwings, la Commissione europea ricorda quanto da allora è stato fatto per aumentare la sicurezza aerea. "Per quanto dura possa essere, voglio dire ai familiari delle vittime del disastro aereo del volo Germanwings che questa tragedia non è stata vana", ha dichiarato la commissaria Ue responsabile per i trasporti, Violeta Bulc. Dopo lo schianto, abbiamo subito deciso azioni per evitare che tragedie simili potessero ripetersi", ha sottolineato l'esponente slovena della Commissione Juncker. "Per essere onesti, la terribile catena di eventi che hanno portato allo schianto ha evidenziato diverse
carenze nell'aviazione civile. La sicurezza non dovrebbe mai essere trascurata e da un anno stiamo lavorando duramente per colmare le lacune". In particolare, ricorda la Commissaria, "subito dopo lo schianto, l'Agenzia europea di sicurezza dell'aviazione ha raccomandato alle compagnie che ci siano due persone nella cabina di pilotaggio in tutti i momenti. Questo è ora una pratica comune nell'Unione europea". Ancora, un'apposita Task force ha stabilito sei raccomandazioni di sucurezza e poi un piano d'azione per metterle in pratica: per esempio, la Commissione ha proposto la creazione di una base di dati europei "aeromedici" che garantira' ai tutti gli esaminatori di avere accesso ai precedenti medici dei piloti e permetterà di identificare e aiutare quelli che avrebbero
bisogno di cure mediche o psicologiche. "L'Europa - ha concluso Bulc - applica le norme di sicurezza aerea più severe del mondo"