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ECONOMIA

La ripresa oltreoceano

Usa, un milione di posti di lavoro creati in tre mesi. Occupazione meglio delle attese

Il tasso di disoccupazione è cresciuto passando dal 5.6% di dicembre al 5.7% di gennaio, ma la creazione di nuovi posti di lavoro nel trimestre novembre/gennaio è stata superiore alle attese e alle stime degli analisti. Segno della buona salute dell'economia a stelle e strisce

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Lo skyline di Detroit
L’economia americana cresce e negli Stati Uniti la creazione di nuovi posti di lavoro procede a un ritmo superiore persino alle attese degli analisti. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro Usa, a gennaio i nuovi posti di lavoro creati sono stati 267.000, 30mila più delle stime. Aumentato anche il tasso di disoccupazione, dal 5.6% di dicembre al 5.7% di gennaio, ma non fa paura, perché segno che le buone aspettative inducono più persone a cercare occupazione. Il dato più rilevante è quello che riguarda il trimestre appena concluso: da novembre a gennaio infatti i nuovi posti di lavoro creati sono stati ben un milione.
 
Il dato Usa sui nuovi posti di lavoro a gennaio è quindi migliore delle attese e dimostra come la creazione di occupazione proceda oramai a passo spedito, col mercato del lavoro quasi guarito e tornato in maniera stabile ai livelli prima della crisi del 2007. Il leggero rialzo del tasso di disoccupazione va invece spiegato col fatto che molti più americani rispetto anche a solo poco tempo fa sono alla ricerca di un'occupazione, segno della crescente fiducia nella ripresa dell'economia.
 
Andando a leggere i dati più nel dettaglio, nei due mesi precedenti a quello appena concluso, novembre e dicembre, l'occupazione è aumentata ben più di quanto inizialmente stimato grazie a una revisione al rialzo complessiva di 147.000 impieghi, per un totale di 329.000 nuovi posti in dicembre e 423.000 in novembre, che sommati ai quasi 270.ooo di gennaio superano il milione totale. Novembre in particolare è stato il mese più positivo l'occupazione addirittura dal maggio 2010, ed è stato il più forte per le assunzioni nel settore privato da dal 1997.
 
Un altro segno incoraggiante per la salute del mercato del lavoro americano arriva dai salari, finora stagnanti, che hanno mostrato a loro volta un recupero, con un potere d'acquisto cresciuto del 2,2% rispetto all'anno passato.