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SPETTACOLO

Dodici i film in concorso

Un omaggio a Totò apre il 18° Festival del cinema europeo di Lecce

Con la direzione di Alberto La Monica e Cristina Soldano, la rassegna si tiene fino all'8 aprile, nella multisala Massimo

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Al via la 18a edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce. La rassegna si tiene fino all'8 aprile, con la direzione di Alberto La Monica e Cristina Soldano, nella multisala Massimo.

Il Festival apre il sipario con un particolare omaggio dedicato al Principe Antonio De Curtis: stasera proiezione in anteprima mondiale del restauro di 'Chi si ferma è perduto' di Sergio Corbucci, realizzato a cura della Cineteca Bologna e Titanus, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il contributo del Festival del Cinema Europeo.

La proiezione sarà presentata dal direttore della Cineteca di Bologna Gianluca Farinelli e si terrà alla presenza della nipote dell'attore, Elena Alessandra Anticoli De Curtis, e con la partecipazione straordinaria di Carlo Croccolo, che riceverà l’Ulivo d’Oro alla Carriera a pochi giorni dal suo 90° compleanno.

Nel corso della rassegna sono previsti inoltre gli omaggi a tre protagonisti del cinema italiano come Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea e Citto Maselli; e a tre del cinema internazionale, il turco Nuri Bilge Ceylan (con una masterclass condotta da Ferzan Ozpetek), la polacca Agnieszka Holland e l'inglese Stephen Frears. In concorso saranno presentati 12 film: 'A date for mad Mary', di Darren Thornton (Irlanda, 2016); 'A taste for ink', di Morgan Simon (Francia, 2016); 'Album', di Mehmet Can Mertoğlu (Turchia, Francia, Romania, 2016); 'Forest, 4 am.' , di Jan Jakub Kolski (Polonia, 2016); 'Home is here', di Tereza Kotyk (Austria, 2016); 'In the blood'', di Rasmus Heisterberg (Danimarca, 2016); 'Living and other fictions', di Jo Sol (Spagna, 2016); 'My happy family', di Nana & Simon (Georgia, 2017); 'Rosemari', di Sara Johnsen (Germania, Danimarca, Norvegia, 2016); 'The constitution', di Rajko Grlić (Croazia, Repubblica Ceca, Slovenia, 2016); 'When the day had no name', di Teona Mitevska (Belgio, Repubblica di Macedonia, 2017) e 'Hands of a mother', di Florian Eichinger (Germania, 2016).

In programma anche una sezione dedicata alla commedia e quella del cinema e realtà, mostre, incontri, i corti del Premio Emidio Greco e la settima edizione del premio "Mario Verdone" per un esordiente, nei 100 anni della nascita del critico. I finalisti sono stati annunciati dai figli Carlo e Luca Verdone: sono Marco Danieli per "La ragazza del mondo", Fabio Quaglione e Fabio Resinaro per "Mine", Michele Vannucci per "Il grande sogno". Menzione speciale a Gabriele Mainetti per "Lo chiamavano Jeeg Robot", debutto fulminante e grande successo della passata stagione.