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SPORT

22esima giornata di Serie A

Una Juve regale non fa sconti: Inter ko 3-1

Derby d'Italia dominato dalla Juventus. Reti bianconere di Lichtsteiner, Chiellini e Vidal. Di Rolando il gol della bandiera nerazzurro. Roma - Parma rinviata per la pioggia. Il Napoli crolla a Bergamo 

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Lichtsteiner e Llorente festeggiano dopo il gol
di Nicola Iannello
Roma fermata dalla pioggia, Napoli travolto dall’Atalanta e Juve che in classifica fa ‘ciao ciao’ con la manina dopo il netto 3-0 all’Inter nel derby d’Italia giocato in posticipo: sono queste le tre foto più significative della ventiduesima giornata.

La Juve asfalta l'Inter
Senza storia la partita dello ‘Stadium’: troppa, in questo momento, la differenza di valori tra bianconeri e nerazzurri. Il 3-1 finale si commenta da solo e non ammette discussioni: la Juve gioca su altri ritmi e con ben altra ‘cattiveria’, la malmessa Inter di Mazzarri resta in piedi un tempo e poi crolla di schianto in avvio ripresa. Partenza sprint dei bianconeri, che prendono subito in mano il match. Al 3’ doppio miracolo di Handanovic su Tevez. È l’antipasto del gol: perfetto lancio di Pirlo per Lichtsteiner, che buca la difesa ospite e fa centro di testa (15’). Sui piedi di Palacio, al 40’, la grande chance del pari, ma l’argentino spara alto da posizione invidiabile. In chiusura, Handanovic dice no ad Asamoah.

Ripresa. Due giri di lancette e la Juve mette in ghiacciaia la sfida: pasticcio di Nagatomo al limite dell’area, la palla schizza da Vidal a Pogba e infine a Chiellini, che firma il raddoppio (47’). A ruota il tris bianconero (56’): Handanovic si oppone ad una conclusione ravvicinata di Pogba ma nulla può sulla ribattuta del cileno Vidal (rete n.11).
Rolando, in mischia di sinistro, riduce il passivo (71’) e scuote l’Inter, che all’86’ spreca il possibile 3-2 ancora con Palacio (di testa), in evidente serata-no. Si finisce con il neo entrato Vucinic che in pieno recupero colpisce il palo. Juve a +9 sui giallorossi (che hanno però una partita in meno) e ben +15 sul Napoli, ormai fuori dai giochi-scudetto.

La pioggia ferma Roma-Parma
Roma-Parma dura solamente una decina di minuti. Nonostante i teloni a protezione del terreno di gioco siano stati rimossi poco prima dell’orario di inizio della gara, il nubifragio sull’Olimpico rende impraticabile il campo. L’arbitro De Marco prova più volte il rimbalzo del pallone prima di mandare le squadre negli spogliatoi e prendere poco più tardi la decisione di rinviare la partita.

Il Napoli crolla con l'Atalanta
Senza pioggia, il Napoli affonda a Bergamo. L’Atalanta si impone con uno squillante 3-0 che non lascia attenuanti alla squadra di Rafa Benitez, protagonista di una gara senza nerbo né idee.
Colantuono parte con Maxi Moralez e Denis nell’attacco del suo 4-4-2. Benitez recupera Reina in porta (già rivisto in Coppa Italia) ma risparmia Higuain in avanti (‘Pipita’ in campo solo dal 59’), al suo posto Zapata, sostenuto da Mertens, Pandev e Callejon.
Disastrosa la difesa degli azzurri. Albiol sbaglia il disimpegno, Maxi Moralez recupera palla e serve Denis che beffa un come minimo incerto Reina con un destro basso da fuori area (47’). La reazione del Napoli c’è, ma non frutta segnature. Mertens si divora l’occasione per pareggiare su invito dalla destra di Pandev. Consigli salva su Higuain da fuori. Il raddoppio nerazzurro porta ancora la firma del ‘Tanque’: Inler alza un campanile suicida al limite della sua area, l’attaccante argentino stoppa di coscia e di destro fulmina per la seconda volta Reina (64’): con la doppietta, otto gol per Denis in campionato. Ancora retroguardia partenopea protagonista in negativo nel tris atalantino: Maxi Moralez approfitta una scivolata di Fernandes e batte il portiere partenopeo (70’). Napoli terzo, fermo a 44 punti, Atalanta che sale a quota 27.

Il Verona vince con il Sassuolo
Torna a volare il Verona, dopo lo stop interno con la Roma. Quinto posto degli scaligeri grazie al successo in casa del Sassuolo 1-2. Non serve ai neroverdi la ‘rivoluzione di gennaio’ col cambio di panchina e dieci nuovi innesti.
Sulla panchina dei padroni di casa debutta Malesani, che schiera subito molti neoacquisti, a cominciare da Paolo Cannavaro nella difesa a tre, Biondini, Marrone, Brighi e Rosi nel centrocampo a cinque, Floccari in attacco al fianco dell’inamovibile Berardi. Risponde Mandorlini col suo tipico 4-3-3, con Iturbe, Toni e Jankovic nel tridente d’attacco.
Le marcature vengono aperte da un autogol di Manfredini su cross di Hallfredsson (50’). Raddoppio del Verona col decimo gol in campionato di Luca Toni: un colpo di testa a seguire di Gomez tra la maglie larghe della difesa del Sassuolo mette l’ex centravanti della Nazionale in condizione di superare Pegolo con un tocco sotto (86’).
Arriva solamente nel recupero il gol di Floro Flores (subentrato a Floccari al 77’), che schiaccia di testa una punizione dalla destra (92’). Verona a 35 punti, Sassuolo penultimo a 17.

La Lazio passa al Bentegodi
La ‘cura Reja’ continua a giovare alla Lazio che passa al ‘Bentegodi’ col Chievo. I Biancocelesti si impogono 0-2.
Corini si affida a Théréau e Paloschi in attacco nel 3-5-2. Berisha tra i pali e Marchetti in panchina, Keita e Candreva a sostegno di Klose nel dispositivo tattico di Reja. Arriva in apertura il vantaggio della Lazio: cross basso di Keita dalla destra, Candreva controlla di destro e segna con una botta ravvicinata di sinistro (6’). Il raddoppio scaturisce da un’azione personale del senegalese classe 1995, che con un sinistro deviato da Canini spiazza Puggioni (70’). Lazio a 31 punti, Chievo quart’ultimo col Bologna a 18.

Fuochi d'artificio tra Catania e Livorno
Altalena di emozioni e di gol nel confronto tra ultima e penultima. Catania-Livorno finsice 3-3. Maran con il consueto 3-5-2, dove Bergessio e Leto sono le punte.
Speculare lo schieramento di Di Carlo (privo dell’infortunato Siligardi), con Emeghara e Paulinho in avanti.
Tutto nella ripresa. Emeghara irrompe su respinta di Frison dopo tiro di Emerson per il vantaggio amaranto, anche se la maglia da trasferta è bianca (50’). Pareggio rossazzurro di Bergessio: cross di Barrientos da sinistra, prima respinta di Bardi che nulla può sulla ribattuta dell’attaccante argentino (61’). Nuovo vantaggio labronico su rigore: Frison atterra Emeghara, Paulinho trasforma (72’). Secondo pareggio del Catania con un piatto sinistro di Barrientos su azione d’angolo (75’). La doppietta di Emeghara è una fotocopia del primo gol: il nigeriano naturalizzato svizzero insacca dopo una respinta di Frison su tiro di Duncan (78’). Maran  si fa espellere ma i suoi non demordono. Almiron, entrato al 71’, batte Bardi con un destro di controbalzo su cross da destra di Izco (88’). Per troppa esultanza viene allontanato dal campo anche il presidente etneo Pulvirenti, ma il risultato non cambia più. Livorno penultimo a 17 punti col Sassuolo, Catania ultimo a 15.

Questa sera chiude il derby della Lanterna, Genoa-Sampdoria.