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CULTURA

Hanno votato contro 12, a favore 9

Unesco: non passa la candidatura per le Colline del Prosecco. Ivrea è il 54° sito italiano

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Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, nel Trevigiano, non entrano, almeno per ora, nel Registro del Patrimonio del Patrimonio mondiale dell'Umanità, la prestigiosa lista Unesco. Tra i 21 votanti hanno votato contro 12 Paesi, a favore 9. È l'esito del voto, apprende l'Ansa, alla 42a sessione del World Heritage Committee (Whc), il Comitato Unesco, in corso a Manama, nel Bahrain (Golfo Persico).

Bonisoli, Ivrea è il 54° sito italiano
"Ivrea, la città ideale della rivoluzione industriale del Novecento, è il 54° sito Unesco italiano. Un riconoscimento che va a una concezione umanistica del lavoro propria di Adriano Olivetti". Lo ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali, Alberto Bonisoli, nell'apprendere dell'iscrizione di "Ivrea Città Industriale del XX Secolo" nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.

Prosecco, solo un rinvio
Rinviata, in vista dell'approvazione nel 2019, la decisione di includere le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nel Registro del Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'Unesco. Poiché la maggioranza richiesta per l'iscrizione immediata nel Registro Unesco era di 14 su 21, l'appuntamento è stato rinviato al 2019. Si tratta di un rinvio semplice, cioè l'anticamera dell'iscrizione al prestigioso Registro Unesco.

Nella decisione finale il Comitato dell'Unesco ha riconosciuto "le alte potenzialità del sito candidato, che ha elementi di unicità che devono essere meglio precisate. E invita l'Italia a presentare il prossimo anno il dossier con le correzioni richieste per l'iscrizione".

Il risultato è stato ottenuto su proposta della Tunisia e nonostante l'opposizione di Spagna e Norvegia, dopo due ore di dibattito, come mai si era visto prima in questa sede, e di pressing della commissione italiana interministeriale guidata dal sottosegretario agli Affari Esteri Guglielmo Picchi e dall'ambasciatore Vincenza Lomonaco, rappresentante permanente dell'Italia presso l'Unesco. "Abbiamo un anno di lavoro per sciogliere ogni dubbio", ha rilevato Picchi. "Oggi si è vinto - ha proseguito - con 12 Paesi a favore per la candidatura paesaggistica delle colline venete, al voto popolare, ma per solo due mancate astensioni si è arrivati al rinvio semplice". Sulla stessa linea un altro componente della delegazione italiana, Pier Luigi Petrillo, per il quale "abbiamo ottenuto una quasi promozione".

Per il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, l'esito del voto sul riconoscimento Unesco della qualità paesaggistica e ambientale dell'area del Prosecco Docg "è la dimostrazione palese che il dossier sulle Colline del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene Patrimonio dell'Umanità è stato redatto correttamente. Faremo tutte le integrazioni che l'Unesco richiede - ha aggiunto - e ci rivedremo tra un anno a Baku, alla prossima sessione del Whc".