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EUROPA

Caso Ungheria, Italia e altri 13 paesi Ue preoccupati per rischio violazioni stato di diritto

Nei giorni scorsi, il parlamento di Budapest ha approvate misure d'emergenza per il coronavirus che hanno conferito pieni poteri e a tempo illimitato al premier Orban. Tra i firmatari di una dichiarazione congiunta, oltre all'Italia: Francia, Germania e Spagna. E 13 partiti del Ppe chiedono l'espulsione del Fidesz di Orban: "il virus non può essere usato come pretesto"

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L'Italia e altri 13 Paesi dell'Unione  Europea hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta, nella quale si dicono "profondamente preoccupati dal rischio di violazione dei  principi dello Stato di diritto" per alcune misure d'emergenza  approvate in risposta alla crisi del coronavirus. Il riferimento è  allo stato d'emergenza proclamato nei giorni scorsi in Ungheria, pur se il Paese non viene citato esplicitamente.

"In questa situazione senza precedenti, è legittimo che gli Stati  membri prendano misure straordinarie per proteggere i loro cittadini e superare la crisi. Siamo tuttavia profondamente preoccupati dal  rischio di violazione dei principi dello Stato di diritto, della  democrazia e dei diritti fondamentali che derivano dall'approvazione  di alcune misure di emergenza - si legge - Le misure di emergenza  dovrebbero essere limitate a ciò che è strettamente necessario, essere proporzionate e provvisorie per loro natura, essere oggetto di un  riesame regolare e rispettare i principi suddetti, nonché gli obblighi del diritto internazionale".

13 partiti PPE chiedono l'espulsione del Fidesz di Orban
I leader di tredici partiti nazionali del Partito Popolare Europeo hanno chiesto con una lettera a Donald Tusk l'espulsione del Fidesz di Viktor Orban dalla più grande politica dell'Ue. "Questa è una chiara violazione dei principi fondamentali della democrazia liberale e dei valori europei", si legge nel testo della lettera: "il virus non può essere usato come pretesto per estendere indefinitamente lo Stato d'emergenza. Temiamo che il primo ministro Orban usera' i suoi nuovi poteri per estendere il controllo del governo sulla societa' civile".

La lettera è firmata dai leader della Cd&V e dalla CdH in Belgio, di Top 09 in Repubblica ceca, del Partito Popolare Conservatore in Danimarca, del Partito della Coalizione Nazionale in Finlandia, da Nuova Democrazia in Grecia, dai Cristiano Democratici in Lituania, dal CSV in Lussemburgo, dalla CDA in Olanda, da SPOLU in Slovacchia, dai Cristiano Democratici e dal Partito dei Moderati in Svezia, dal Partito Conservatore in Norvegia.

Von der Leyen: preoccupata per misure Ungheria, in caso agiremo
"Capisco che gli Stati membri debbano adottare misure di emergenza, ma sono preoccupata che alcune di queste misure vadano troppo oltre. In caso, agiremo" ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles.