EUROPA
Bocciatura
UE, Ungheria candida Varhelyi nuovo commissario. Chiesto cambio anche a Romania
Oliver Varhelyi in alternativa a László Trócsányi bloccato da Europarlamento per conflitto di interesse

Il premier ungherese, Viktor Orbán, ha nominato un nuovo candidato dell'Ungheria per la Commissione europea dopo che i parlamentari europei hanno respinto la sua prima indicazione.
L'Ungheria, in alternativa ha proposto il diplomatico, Oliver Varhelyi, dopo che Bruxelles ha valutato che l'ex ministro della giustizia, László Trócsányi, ha un conflitto di interessi per i suoi legami con lo studio di avvocati che ha fondato nel 1991, prima di diventare ministro della Giustizia di Viktor Orbán. La presidente eletta della nuova Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando al telefono con il primo ministro ungherese Viktor Orbán, ha subito ricevuto la proposta di un candidato alternativo all'attuale commissario designato da Budapest, László Trócsányi, che è stato bloccato.
Il candidato alternativo Oliver Varhelyi ha un curriculum europeo di tutto rispetto: attuale rappresentante permanente dell'Ungheria presso l'Unione Europea a Bruxelles, dopo essere stato il numero due della Rappresentanza permanente di Budapest dal 2011 al 2015, nonché capo unità alla Direzione generale Mercato Interno della Commissione Europea dal 2008 al 2011. Varhelyi, laureato in Legge in Ungheria, ha anche un master in Studi giuridici europei ottenuto ad Aalborg, Danimarca.
Von der Leyen chiede anche alla Romania nuovo candidato
In alternativa al commissario designato e bloccato dal Parlamento Europeo anche per Bucarest, la presidente eletta della nuova Commissione europea, Ursula von der Leyen, oltre che parlare con il premier ungherese Orbán ha parlato anche con il primo ministro di Romania Viorica Dăncilă per cercare di avere rapidamente una proposta di sostituzione per la rumena Rovana Plumb, che la commissione Affari giuridici del Parlamento europeo ha giudicato non adatta al ruolo, rilevando anche nel suo caso dei conflitti d'interesse per due prestiti controversi.
Sassoli a von der Leyen: commissari Ungheria e Romania non idonei
Il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ha comunicato tramite una lettera alla presidente eletta della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, che la Commissione Giuridica dello stesso Europarlamento ha considerato "non idonei" i commissari designati da Ungheria e Romania, László Trócsányi e Rovana Plumb. Lo ha annunciato l'Europarlamento in una nota. I due commissari sono stati bocciati "sulla base di conflitti interesse rilevati nel corso dell'esame delle loro dichiarazioni di interessi finanziari", ha spiegato l'Europarlamento. Sassoli ha dunque sospeso le audizioni concernenti i due Commissari e invitato la presidente von der Leyen "a adottare tutte le misure per completare l'iter di formazione della nuova Commissione".
Ungheria, commissario fermato da partito pro-immigrazione
"I partiti a favore dell'immigrazione vorrebbero aprire i confini agli immigrati nello stesso modo in cui il nuovo governo italiano di sinistra ha aperto i porti". Così si è espresso il portavoce del governo di Viktor Orbán, Zoltán Kovács, commentando la decisione della Commissione Giuridica del Parlamento europeo, di respingere la candidatura del commissario designato da Budapest, László Trócsányi. Secondo Kovács, Trócsányi "ha aiutato il governo a proteggere l'Ungheria dalle migrazioni. Con il suo aiuto, l'Ungheria ha modificato le leggi in modo che nessuno potesse entrare nel territorio ungherese illegalmente e senza documenti. I partiti a favore dell'immigrazione al Parlamento europeo non possono tollerare l'idea che la nuova Commissione europea includa un membro che è stato ministro della giustizia nel momento in cui l'Ungheria ha chiuso il confine con gli immigrati. I partiti a favore dell'immigrazione vorrebbero aprire i confini agli immigrati nello stesso modo in cui il nuovo governo italiano di sinistra ha aperto i porti", ha concluso.
L'Ungheria, in alternativa ha proposto il diplomatico, Oliver Varhelyi, dopo che Bruxelles ha valutato che l'ex ministro della giustizia, László Trócsányi, ha un conflitto di interessi per i suoi legami con lo studio di avvocati che ha fondato nel 1991, prima di diventare ministro della Giustizia di Viktor Orbán. La presidente eletta della nuova Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando al telefono con il primo ministro ungherese Viktor Orbán, ha subito ricevuto la proposta di un candidato alternativo all'attuale commissario designato da Budapest, László Trócsányi, che è stato bloccato.
Il candidato alternativo Oliver Varhelyi ha un curriculum europeo di tutto rispetto: attuale rappresentante permanente dell'Ungheria presso l'Unione Europea a Bruxelles, dopo essere stato il numero due della Rappresentanza permanente di Budapest dal 2011 al 2015, nonché capo unità alla Direzione generale Mercato Interno della Commissione Europea dal 2008 al 2011. Varhelyi, laureato in Legge in Ungheria, ha anche un master in Studi giuridici europei ottenuto ad Aalborg, Danimarca.
Von der Leyen chiede anche alla Romania nuovo candidato
In alternativa al commissario designato e bloccato dal Parlamento Europeo anche per Bucarest, la presidente eletta della nuova Commissione europea, Ursula von der Leyen, oltre che parlare con il premier ungherese Orbán ha parlato anche con il primo ministro di Romania Viorica Dăncilă per cercare di avere rapidamente una proposta di sostituzione per la rumena Rovana Plumb, che la commissione Affari giuridici del Parlamento europeo ha giudicato non adatta al ruolo, rilevando anche nel suo caso dei conflitti d'interesse per due prestiti controversi.
Sassoli a von der Leyen: commissari Ungheria e Romania non idonei
Il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ha comunicato tramite una lettera alla presidente eletta della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, che la Commissione Giuridica dello stesso Europarlamento ha considerato "non idonei" i commissari designati da Ungheria e Romania, László Trócsányi e Rovana Plumb. Lo ha annunciato l'Europarlamento in una nota. I due commissari sono stati bocciati "sulla base di conflitti interesse rilevati nel corso dell'esame delle loro dichiarazioni di interessi finanziari", ha spiegato l'Europarlamento. Sassoli ha dunque sospeso le audizioni concernenti i due Commissari e invitato la presidente von der Leyen "a adottare tutte le misure per completare l'iter di formazione della nuova Commissione".
Ungheria, commissario fermato da partito pro-immigrazione
"I partiti a favore dell'immigrazione vorrebbero aprire i confini agli immigrati nello stesso modo in cui il nuovo governo italiano di sinistra ha aperto i porti". Così si è espresso il portavoce del governo di Viktor Orbán, Zoltán Kovács, commentando la decisione della Commissione Giuridica del Parlamento europeo, di respingere la candidatura del commissario designato da Budapest, László Trócsányi. Secondo Kovács, Trócsányi "ha aiutato il governo a proteggere l'Ungheria dalle migrazioni. Con il suo aiuto, l'Ungheria ha modificato le leggi in modo che nessuno potesse entrare nel territorio ungherese illegalmente e senza documenti. I partiti a favore dell'immigrazione al Parlamento europeo non possono tollerare l'idea che la nuova Commissione europea includa un membro che è stato ministro della giustizia nel momento in cui l'Ungheria ha chiuso il confine con gli immigrati. I partiti a favore dell'immigrazione vorrebbero aprire i confini agli immigrati nello stesso modo in cui il nuovo governo italiano di sinistra ha aperto i porti", ha concluso.