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ECONOMIA

Conti e nuovo piano

Unicredit: 8.500 dipendenti in meno entro il 2018

Per il 2014 previsti utili per 2 miliardi, mentre si prospetta un piano di riduzione dell'organico di 8500 unità. Bene il titolo in borsa, con un progresso del 6,37% a 6,42 euro

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Milano
Nella conferenza stampa che ha fatto seguito al cda sui conti 2013 e al piano 2018 di Unicredit, si evidenzia una perdita netta di 13.965 milioni di euro, a fronte di un utile di 865 milioni nel 2012. Pesano sulla perdita record svalutazioni dell'avviamento e accantonamenti aggiuntivi su crediti.

Gli esuberi
L'amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni ha spiegato che prevede 8.500 esuberi così suddivisi: "Circa 1.500 in Germania già concordati, circa 900 in Austria e circa 5.700 in Italia, in cui è compresa anche Ubis che non è presente solo in Italia ma anche in altri paesi". Il manager ha aggiunto che "l'ipotesi, che copre tutti i settori, verrà gestita con i sindacati con i soliti ammortizzatori, gli scivoli per i prepensionamenti".

Ghizzoni sul futuro è ottimista: "Quelli del piano 2013-2018 sono obiettivi sfidanti, ma raggiungibili". In numeri spicci, ripuliti i conti, ci si aspetta un utile da 2 miliardi a fine 2014 che salira a 6,6 miliardi nel 2018. "Siamo la banca numero uno sul corporate in Europa - ha proseguito - la divisione corporate ed investment banking è al top dei ranking europei". Proprio partendo da questa considerazione, ed aggiungendoci che qualche segnale di ripresa Ghizzoni la vede, "questo era il momento giusto per procedere alla svalutazione degli avviamenti e agli accantonamenti per contrastare i crediti deteriorati".

Non tramontato progetto con Intesa su crediti ristrutturati
UniCredit ritiene non tramontato il progetto della creazione di un veicolo ad hoc insieme a Intesa Sanpaolo e Kkr per la gestione di crediti ristrutturati. Lo ha detto l'amministratore delegato del gruppo, Federico Ghizzoni: "Il discorso con Intesa Sanpaolo non è tramontato per quanto ci riguarda. Il discorso era di creare un fondo per la gestione di aziende recuperabili".

Il listino trainato dai bancari, in particolare Unicredit
Conti e piano Unicredit trainano tutta Piazza Affari: il titolo dell'istituto bancario brilla tra le blue chips con un progresso del 6,37% a 6,42 euro.