ECONOMIA
Mercati
Unicredit, scivolone in borsa dopo il passo indietro di Mustier
In primo piano la vicenda Unicredit. L'amministratore delegato, il francese Jean Pierre Mustier, ieri sera ha annunciato che non si candiderà per un terzo mandato. Alla base della decisione ci sono i contrasti con il consiglio di amministrazione, soprattutto sul possibile acquisto del Monte dei Paschi di Siena. Mustier si è sempre mostrato scettico sui vantaggi dell'acquisizione.
Ieri il titolo è sceso di quasi il 5%. Oggi il titolo segna -7%. Mps ieri invece è salita del 3% e oggi sale del 5,4 per cento.
Intanto l'indice Ftse Mib di Borsa Italiana in apertura è stabile, +0,3%. Ieri -1,30%, al termine di un mese di novembre comunque da record, +22,95%.
Nel resto d'Europa l'andamento è migliore: Londra +1,1%, Francoforte +0,7%, Parigi +0,6%.
Nella notte borse asiatiche tutte positive dopo un dato ancora in salita e sopra le attese per la manifattura cinese, registrato dall'indice PMI, che registra ordini e attese dei direttori acquisti delle imprese. A novembre l'indice è stato pari a 54,9, dal 53,6 di ottobre, ben oltre quota 50, che segna il confine tra contrazione ed espansione dell'economia.
Ieri a Wall Street in evidenza ci sono stati i riflessi in borsa della corsa ai vaccini. Dopo la richiesta di autorizzazione alle autorità sanitarie del proprio vaccino, ieri il titolo di Moderna è salito del 20%.
Nel complesso le borse americane sono state più tranquille, ieri, anche perché le attese del vaccino hanno già fatto salire i listini per tutto il mese di novembre, con un incremento di quasi il 12 per cento.
Tra i titoli a Piazza Affari, maggiori rialzi per Intesa Sanpaolo (+1,9%) e Tim (+1,8). Maggiori ribassi, oltre a Unicredit, per Diasorin (-1%) e Amplifon (-2%).
Ieri il titolo è sceso di quasi il 5%. Oggi il titolo segna -7%. Mps ieri invece è salita del 3% e oggi sale del 5,4 per cento.
Intanto l'indice Ftse Mib di Borsa Italiana in apertura è stabile, +0,3%. Ieri -1,30%, al termine di un mese di novembre comunque da record, +22,95%.
Nel resto d'Europa l'andamento è migliore: Londra +1,1%, Francoforte +0,7%, Parigi +0,6%.
Nella notte borse asiatiche tutte positive dopo un dato ancora in salita e sopra le attese per la manifattura cinese, registrato dall'indice PMI, che registra ordini e attese dei direttori acquisti delle imprese. A novembre l'indice è stato pari a 54,9, dal 53,6 di ottobre, ben oltre quota 50, che segna il confine tra contrazione ed espansione dell'economia.
Ieri a Wall Street in evidenza ci sono stati i riflessi in borsa della corsa ai vaccini. Dopo la richiesta di autorizzazione alle autorità sanitarie del proprio vaccino, ieri il titolo di Moderna è salito del 20%.
Nel complesso le borse americane sono state più tranquille, ieri, anche perché le attese del vaccino hanno già fatto salire i listini per tutto il mese di novembre, con un incremento di quasi il 12 per cento.
Tra i titoli a Piazza Affari, maggiori rialzi per Intesa Sanpaolo (+1,9%) e Tim (+1,8). Maggiori ribassi, oltre a Unicredit, per Diasorin (-1%) e Amplifon (-2%).