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EUROPA

La lotta alla pandemia

Unione europea: aumentare la produzione dei vaccini. Pronti ad esaminare le deroghe sui brevetti

Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, nel suo intervento al Parlamento europeo sottolinea che i vaccini devono essere accessibili a prezzi abbordabili

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"Si sta arrivando ad una svolta nella lotta alla pandemia, ma nessuno è sicuro finché tutti non saranno sicuri. In questo momento cruciale, l'accesso universale ed equo ai vaccini e ai trattamenti deve essere la priorità numero uno della comunità globale".  Così il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, intervenendo al Parlamento europeo.  "Il modo più efficace per raggiungere questo obiettivo è chiaro: dobbiamo continuare a incrementare la produzione. Dobbiamo condividere i vaccini in modo più ampio e più veloce. E dobbiamo rendere i vaccini accessibili a prezzi abbordabili", ha aggiunto.

Le responsabilità dell’Europa
"L'Ue ha una rinnovata responsabilità", ha sottolineato Dombrovskis, “come principale produttore ed esportatore di vaccini, per garantire l'accesso globale, soprattutto per i più vulnerabili. Il sistema commerciale globale basato su regole può e deve contribuire a questo obiettivo”.
 
 Le proposte della Commissione europea
"La Commissione intende presentare presto una proposta all'Organizzazione mondiale del commercio incentrata su tre componenti: in primo luogo, l'agevolazione degli scambi e le discipline sulle restrizioni all'esportazione; in secondo luogo, l'espansione della produzione, anche attraverso impegni da parte di produttori e sviluppatori di vaccini; e terzo, chiarimento e facilitazione delle flessibilità dell'accordo Trips relativo alle licenze obbligatorie". "Siamo inoltre - continua il vicepresidente esecutivo della Commissione europea - aperti all'esame di altre opzioni, purché contribuiscano all'obiettivo di espandere la produzione e facilitare un equo accesso ai vaccini e alle terapie. A tale riguardo, - conclude Dombrovskis - l'Ue è pronta a impegnarsi in modo costruttivo per esaminare in che misura le proposte relative a una rinuncia mirata e limitata nel tempo ai diritti di proprietà intellettuale contribuiscono a tali obiettivi”.