POLITICA
Scontro su ddl al Senato
Unioni Civili, Cirinnà: ho sbagliato a fidarmi dei 5 stelle, pagherò per lo scivolone
La "madrina" del disegno di legge sulle Unioni Civili afferma: "Pago sicuramente per un mio errore di fiducia verso il Movimento 5 Stelle, ma la genesi del provvedimento sulle unioni civili deve essere chiara. Ci sono altre vicende pesantissime in campo".
"Lo so che ho sbagliato a fidarmi del Movimento 5 Stelle e pagherò per questo. Mi prendo la mia responsabilità politica di essermi fidata di loro. Concluderò la mia carriera politica con questo scivolone. Ne prendo atto". Lo ha detto la relatrice del ddl Unioni civili, Monica Cirinnà, conversando con i cronisti nel Transatlantico di Palazzo Madama e sul suo profilo Twitter
Il 2081, cioè il disegno di legge sulle unioni civili ora all'esame all'aula del Senato "lo abbiamo scritto, nella sua ultima versione, per rispettare la scadenza voluta da Renzi del 15 ottobre, io, Tonini e Lumia nella stanza di Tonini. E questa versione rappresentava l'accordo raggiunto nel Pd sulla materia. Era nel totale rispetto del programma di Governo". Ha sottolineato ai cronisti Monica Cirinnà. "Altri accordi avrebbero svenduto dei diritti e questo non era possibile. Ripeto: l'accordo nel Pd e il programma di Governo sul tema erano contenuti nel testo redatto da me, Tonini e Lumia". "Purtroppo - conclude - non è più questo provvedimento la vera materia del contendere perché si sono aggiunte a questo questioni e politiche pesantissime...". "Ora sicuramente si arriverà ad altri accordi, vediamo cosa si deciderà in capigruppo".
ripeto che ho sbagliato a fidarmi di @M5S_Senato se legge #unionicivili diventerà una schifezza pronta a togliere firma e lasciare politica
— Monica Cirinnà (@MonicaCirinna) 17 febbraio 2016
Il 2081, cioè il disegno di legge sulle unioni civili ora all'esame all'aula del Senato "lo abbiamo scritto, nella sua ultima versione, per rispettare la scadenza voluta da Renzi del 15 ottobre, io, Tonini e Lumia nella stanza di Tonini. E questa versione rappresentava l'accordo raggiunto nel Pd sulla materia. Era nel totale rispetto del programma di Governo". Ha sottolineato ai cronisti Monica Cirinnà. "Altri accordi avrebbero svenduto dei diritti e questo non era possibile. Ripeto: l'accordo nel Pd e il programma di Governo sul tema erano contenuti nel testo redatto da me, Tonini e Lumia". "Purtroppo - conclude - non è più questo provvedimento la vera materia del contendere perché si sono aggiunte a questo questioni e politiche pesantissime...". "Ora sicuramente si arriverà ad altri accordi, vediamo cosa si deciderà in capigruppo".