ITALIA
La rinascita del quotidiano
L'Unità torna in edicola. Prima tiratura da 250mila copie
Il tesoriere Pd Bonifazi: "In edicola senza il finanziamento pubblico". Soddisfazione del presidente del Consiglio Renzi: "Mantenuta la promessa"

Con una tiratura di 250mila copie e senza il "sostegno dei contributi pubblici", L'Unità, da domani, tornerà in vendita in edicola. Alla presentazione del nuovo giornale il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi non ha trattenuto l'emozione: "Per me oggi è una giornata di festa". Accanto a lui, similmente soddisfatti, c'erano il neo direttore della testata Erasmo D'Angelis, il vice direttore Valdimiro Frulletto e Guido Stefanelli, amministratore delegato della Pessina costruzioni che, attraverso la Piesse, detiene l'80% della nuova società editrice.
La lettera
A rafforzare l'ottimismo è arrivata anche una lettera del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il salvataggio del quotidiano e il ritorno in edicola (avvenuta anche grazie all'intervento deciso del Partito Democratico nelle operazioni di risanamento) è una "promessa mantenuta, dopo un impegno assunto personalmente. Ha poco senso oggi piangere sul latte versato e sui tanti denari versati. Purtroppo le vicende del passato non si possono sistemare. Ma il futuro è nelle nostre mani".
La redazione e il finanziamento
La redazione e il finanziamento
Il tesoriere Pd ha tenuto a sottolineare che l'Unità riapre con "la rinuncia al residuo finanziamento pubblico", una scelta "in linea con quanto fatto sul finanziamento pubblico ai partiti. Abbiamo mantenuto una promessa davvero difficile da mantenere". La redazione sarà composta da 29 giornalisti della vecchia Unità, affiancati da 6 poligrafici. L'obiettivo editoriale è stato fissato oltre le 20mila copie venute di media, una cifra sotto la quale i costi di produzione sarebbero maggiori dai ricavi ottenuti.
Le novità
Il giornale, assicura D'Angelis, "torna completamente rinnovato: sarà un'oasi di riflessione, ospiterà grandi commenti, grandi analisi". E dedicherà ampio spazio per "raccontare in positivo l'Italia che ce la sta facendo". Già domani nelle pagine cartacee dal sapore di nuovo campeggerà una campagna "anti 'Mafia capitale'". "Vogliamo ribaltare il concetto di 'mafia-capitale', vogliamo raccontare la Roma del volontariato, delle persone perbene", spiega il direttore.
Il giornale fondato da Gramsci ha deciso di imboccare le strade impervie di quella tecnologica: "Sarà una piattaforma" (è ancora D'Angelis a parlare). Il giornale sfrutterà le potenzialità di un nuovo canale televisivo sotto il marchio della Tv del Pd Youdem, e, stavolta assecondando la tradizione, continuerà a mantenere l'apparato delle famose feste dell'Unità, croce e delizia della sinistra italiana.