ITALIA
Mozione di sfiducia presentata dagli studenti
Università, si dimette il direttore della Normale di Pisa
Le dimissioni irrevocabili del professore sono già al protocollo della Scuola: "Penserò un po' di più alla mia salute"

Il direttore della Normale di Pisa,Vincenzo Barone, presenta le sue dimissioni alla seduta del Senato accademico in programma oggi.
Le dimissioni irrevocabili del professore sono già al protocollo della Scuola. La decisione è maturata dopo che ieri pomeriggio Barone aveva annunciato che avrebbe valutato come comportarsi solo dopo aver appreso, nel corso del Senato accademico, i termini della mozione di sfiducia presentata dagli studenti.
Confermando le sue dimissioni Barone ha detto: "Non ho nulla da commentare, d'ora in avanti penserò un po' di più alla mia salute". Anche i suoi fedelissimi devono averlo convinto che la battaglia era ormai persa e un ulteriore muro contro muro, dicono in molti a Palazzo della Carovana, avrebbe solo "ulteriormente danneggiato l'immagine della Normale e anche quella dello stesso direttore".
Ieri le assemblee del personale avevano dato mandato ai loro rappresentanti nel Senato accademico di votare la sfiducia, il pronostico parlava di 12 voti a favore della mozione e un astenuto, il vicedirettore che ricopre un ruolo di garanzia.
Le dimissioni irrevocabili del professore sono già al protocollo della Scuola. La decisione è maturata dopo che ieri pomeriggio Barone aveva annunciato che avrebbe valutato come comportarsi solo dopo aver appreso, nel corso del Senato accademico, i termini della mozione di sfiducia presentata dagli studenti.
Confermando le sue dimissioni Barone ha detto: "Non ho nulla da commentare, d'ora in avanti penserò un po' di più alla mia salute". Anche i suoi fedelissimi devono averlo convinto che la battaglia era ormai persa e un ulteriore muro contro muro, dicono in molti a Palazzo della Carovana, avrebbe solo "ulteriormente danneggiato l'immagine della Normale e anche quella dello stesso direttore".
Ieri le assemblee del personale avevano dato mandato ai loro rappresentanti nel Senato accademico di votare la sfiducia, il pronostico parlava di 12 voti a favore della mozione e un astenuto, il vicedirettore che ricopre un ruolo di garanzia.