Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Uruguay-Tabare-Vazquez-nuovo-presidente-Sconfitto-Luis-Lacalle-Pou-53cc1b2d-3fda-432b-92f4-0014a029f9e7.html | rainews/live/ | true
MONDO

Finisce l'era Mujica

Uruguay, Tabare Vazquez è il nuovo presidente. Sconfitto Luis Lacalle Pou

Vazquez è il terzo presidente consecutivo del Frente Amplio, la coalizione di sinistra al governo in Uruguay dal 2005: ha battuto lo sfidante del Partito nazionale con un vantaggio di oltre 10 punti

Condividi
Tabare Vazquez
Tabaré Vázquez è diventato oggi il terzo presidente consecutivo del Frente Amplio, la coalizione di sinistra al governo a Montevideo dal 2005, battendo facilmente lo sfidante del Partito Nazionale (o "blanco") Luis Lacalle Pou con un vantaggio di oltre 10 punti nel ballottaggio disputato in Uruguay. 

Questa vittoria rappresenta un risultato di proporzioni storiche per il piccolo paese sudamericano e un notevole successo personale per questo prestigioso oncologo di 74 anni, che è già stato il primo presidente della storia dell’Uruguay non proveniente dai cosiddetti "partiti tradizionali", il "blanco" e il Partito Colorado ("rosso"). 

Smentendo le previsioni dei sondaggi, Vazquez - accompagnato nel ticket presidenziale da Raul Sendic, il figlio omonimo del mitico fondatore dei Tupamaros negli anni ’60 - ha inoltre garantito al Frente Amplio la sua terza maggioranza consecutiva nelle due camere del Parlamento, un altro record storico, nelle elezioni politiche svoltesi contemporaneamente al primo turno delle presidenziali, lo scorso 26 ottobre. 

La vittoria di Vazquez consolida così l’appoggio popolare a quel particolare esperimento della sinistra latinoamericana che è il Frente Amplio, che ha associato politiche di solidarietà e riforme di stampo progressiste con una politica economica rigorosa e ortodossa, mantenendo le sue distanze tanto dal cosiddetto asse bolivariano - Venezuela, Bolivia, Ecuador e Nicaragua - come dai "governi fratelli" dei suoi due giganteschi vicini: il Brasile di Lula e Dilma e l’Argentina dei Kirchner.