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MONDO

Primarie per la corsa per la Casa Bianca

Clinton e Trump in testa. Cruz vince in texas e Oklahoma. Rubio non sfonda

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Super tuesday (getty)
Secondo le proiezioni dei principali media la democratica Hillary Clinton e il repubblicano Donald Trump confermano le attese della vigilia e si aggiudicano Arkansas, Alabama, Georgia, Tennessee e Virginia. La Clinton prevale anche in Texas e Trump in Massachussets. Hillary al momento è saldamente in testa, quindi, in tutto il sud mentre Sanders si aggiudica il suo Vermont e l'Oklahoma. 

Donald Trump: "Marco Rubio ha avuto una notte difficile"
Ma la notizia più interessante è la netta affermazione di Ted Cruz come unico candidato repubblicano in grado di impensierire Donald Trump. Cruz conferma la vittoria in Texas, suo stato di origine, il più grande, il più importante e quello con il maggior numero di delegati in palio in questo supermartedì, come indicato dai sondaggi e vince anche in Oklahoma. Invece Marco Rubio, senatore della Florida, moderato e vicino all'establishment del partito non riesce a sfondare da nessuna parte. E' stato proprio Rubio il bersaglio polemico della conferenza stampa finale di Trump che si è congratulato con Cruz per aver vinto il Texas.  "Per Rubio è stata una dura serata, ha speso un sacco di soldi. In Florida siamo in vantaggio" Poi ha subito preso di mira la sua papabile rivale nella corsa per la Casa Bianca. "Ho ascoltato il discorso di Hillary, parlava di salari bassi...lei c'era, ed e' stata la' a lungo, se non e' riuscita a cambiare le cose fino a questo momento...", ha attaccato.


La grande muraglia messicana
Avremo il muro con il Messico, e "lo pagheranno al 100%" Donald  Trump, è tornato a promettere un confine invalicabile con il vicino del sud, in grado di fermare l'immigrazione clandestina. Del resto "la muraglia cinese, molto più lunga del muro con il Messico, è stata costruita migliaia di anni fa, dunque perché non dovremmo riuscire noi ora?"

Hillary Clinton
"La posta in gioco in queste elezioni non è mai stata tanto alta. La retorica che ascoltiamo da parte repubblicana non è mai stata tanto bassa" ha detto l'ex Segretario di Stato, commentando dalla Florida le prime vittorie della giornata, "abbiamo bisogno di amore e di bontà", ha commentato la Clinton, che ha invitato ad "abbattere le barriere" invece di "costruire muri".

L'appello di Cruz per unire il partito contro Trump
Noi repubblicani a questo punto dobbiamo scegliere. In queste primarie le uniche vittorie sono state messe a segno da Trump o da me. Ora per fermare Trump dobbiamo unirci. Invito tutti quelli che hanno sostenuto altri candidati a venire nella mia squadra. Se questo avverrà potremo vincere senza alcuna difficoltà. Donald Trump, ha attaccato Cruz, è stato parte della corruzione di Washington per 40 anni.  

Gli scenari
I primi risultati confermano sostanzialmente i sondaggi. La corsa di Trump sembra inarrestabile, anche se una volta ottenuta la nomination difficilmente arriverebbe alla Casa Bianca: secondo un sondaggio Cnn, il tycoon in un ipotetico scontro diretto perderebbe non solo con Hillary (52% a 44%) ma anche, e peggio, con il senatore 'socialista' del Vermont Bernie Sanders (55% a 43%). Ma intanto nei sondaggi nazionali della Nbc guida le preferenze dei repubblicani con il 40%, quasi il doppio del senatore della Florida Marco Rubio (21%), mentre il senatore ultraconservatore del Texas Ted Cruz è terzo al 18%.

Un rullo compressore, nonostante il fuoco di sbarramento arrivato dal Papa, dalla Casa Bianca, dai media stranieri e americani, con un editoriale del Nyt sull'allarme creato in Europa da un candidato presidenziale americano che mostra compiacimento per Mussolini. Nelle prossime ore la conta precisa dei delegati ci darà altri elementi per capire fino a che punto quel che ormai si delinea come il suo unico vero sfidante, cioé il texano Ted Cruz avrà ancora spazio di manovra o se, come sembra, il treno di Trump il Trump train è ormai inarrestabile. 

Sul fronte democratico l'ex first lady, forte dell'appoggio dei neri che le hanno assicurato un sostegno assoluto Georgia, Alabama, Virginia, Texas, Tennessee e nell'Arkansas che fu del marito Bill, pensa già a come sconfiggere Trump a novembre, con una campagna che lo dipinga come un pericolo mondiale. E per Sanders non resta che tentare di controbilanciare il voto afro-americano pro Hillary negli stati con pochi neri e un gran numero di liberali bianchi. La vittoria in Vermont da questo punto di vista appare scontata, più interessante è l'affermazione di Sanders nello stato
meridionale dell'Oklahoma. Per il "socialista" Sanders è un segnale di grande importanza che potrebbe indurlo a continuare la sua corsa. 
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