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USA2020

Presidenziali

Usa 2020: l'affluenza più alta da un secolo, il 67% degli americani alle urne per l'Election day

''Siamo noi a spingere l'affluenza alle urne" commenta il manager della campagna di Donald Trump. Il presidente segue l'andamento del voto dalla Casa Bianca, Biden attende i risultati nel suo quartier generale a Wilmington (Delaware)

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L'America ha votato. Lunghe file ai seggi pur con 100 milioni di schede già depositate, sarà un'affluenza record. Le principali città statunitensi sono corazzate per il timore di proteste e saccheggi. La tensione nella capitale si sente, nessuno sembra in grado di anticipare il risultato del voto. Il Comitato nazionale repubblicano ha spostato il proprio quartier generale dal centro di Washington in una località segreta nella città, citando preoccupazioni di sicurezza legati a eventuali proteste popolari. Molti palazzi e negozi hanno tappezzato le proprie vetrate di pannelli di legno, nel timore di scontri nelle strade.



Donald Trump ostenta sicurezza. Durante la visita nel quartier generale del comitato direttivo del partito repubblicano Rnc, ad Arlington, in Virginia, ha parlato di "una grande notte", ma ha anche riconosciuto che può succedere di tutto. Segue l'andamento del voto nella East Wing della Casa Bianca insieme ai membri senior del suo staff e con i familiari al suo fianco. Fuori, a Lafayette Square, la stessa piazza dove la folla fu allontanata con i gas lacrimogeni per consentire a Trump di andare nella vicina chiesa e farsi fotografare con la Bibbia in mano, qualche decina di manifestanti protesta: "Remove Trump", "Rimuovere Trump", si legge su un grande banner, che sembra voler sfidare le barricate delle polizia volte a tenerli dall'altra parte della strada rispetto alla residenza presidenziale. Arrivano poi sostenitori del presidente e di Biden, la tensione a Washington diventa tangibile.

A inizio giornata, il tycoon non aveva ancora pensato "al discorso per concedere (la vittoria) o accettare (la sconfitta)". Stessa cosa per Biden, che ha fatto campagna anche questa mattina in Pennsylvania: senza una 'landslide victory', una vittoria a valanga, parlare di trionfo sarebbe un azzardo.

Ma nella notte italiana, mentre iniziano ad arrivare le proiezioni man mano che i seggi chiudono di Stato in Stato, il quadro che si delinea induce Trump ad annunciare il suo discorso alla nazione. Secondo Cnn, Biden starebbe conquistando il maggior numero di Grandi elettori, Fox prevede che i democratici manterranno la maggioranza alla Camera, Associated Press parla di testa a testa al Senato (dove la maggioranza è repubblicana). Non passa molto, che anche lo staff del candidato Dem annuncia un discorso alla nazione. 

La notte elettorale si preannuncia lunga. Quando in Italia sono passate da poco le 4, nessuno Stato 'in bilico' è stato assegnato e gli altri hanno rispettato le previsioni. C'è ancora grande incertezza, ma Trump sembra avere buona possibilità di ricostruire quel 'redwall' che lo portò alla vittoria quattro anni fa. Il presidente, infatti, secondo le proiezioni dei principali media, si avvia verso la conquista della Florida, Stato dove la sua campagna ha già dichiarato vittoria via Twitter. Trump è poi avanti in Georgia, Michigan e Wisconsin e col passare delle ore supera Joe Biden anche in Ohio, North Carolina e Pennsylvania. Anche se in questi ultimi Stati il conteggio dei voti per posta andrà avanti nei prossimi giorni. Joe Biden resta per il momento avanti nello Stato chiave dell'Arizona, mentre dopo aver sperato in un testa a testa in Texas, ora la roccaforte repubblicana con oltre il 76% delle schede scrutinate sembra essere tornata nelle mani di Trump.

Ma è la Pennsylvania a suggerire un finale al cardiopalma. Il presidente è avanti quando si è al 40% dei voti scrutinati. I responsabili delle elezioni annunciano una sospensione dello spoglio dei voti inviati per posta, circa 350.000, un numero più o meno equivalente al vantaggio che, per ora, Trump ha su Biden. Secondo i responsabili elettorali della Pennsylvania, però, sui 76.000 voti per posta già conteggiati solo uno su 16 è in favore del presidente Trump e dei repubblicani. I dati sulle preferenze espresse da remoto dovrebbero essere nuovamente pubblicati a partire da domani, dalle tre del pomeriggio ora italiana.

L'incertezza dell'esito del voto nella Pennsylvania potrebbe riprodursi in altri Stati del Midwest e della cosiddetta Rust Belt, la regione delle periferie operaie che nel 2016 fu decisiva per l'elezione di Trump. Sia in Michigan sia in Ohio sia in Wisconsin, infatti, il presidente è in vantaggio di alcune centinaia di migliaia di voti ma potrebbe essere penalizzato dalle preferenze espresse per posta. Nelle elezioni del 2016, il presidente era stato proclamato vincitore nello Stato con un margine di soli 44 mila voti.

La campagna di Trump e il partito repubblicano del Nevada hanno intanto presentato una mozione urgente alla Corte Suprema per chiedere di bloccare lo spoglio delle schede arrivate per posta nella Contea di Clark, che comprende Las Vegas e la maggioranza della popolazione del Nevada. Citando un pericolo di manipolazione del voto, la mozione chiede alla massima corte dello stato di bloccare l'uso di un software per la verifica delle firme e di bloccare il computo delle schede postali fino a quando il ricorso verrà esaminato e potrà essere rafforzato il controllo sul sistema di conteggio dei voti. La mozione arriva all'indomani della bocciatura di un ricorso con simili argomenti della campagna di Trump e del GOP del Nevada da parte di un giudice distrettuale dello Stato.

Biden segue dal suo quartier generale a Wilmington (Delaware). Alle 6 ora italiana, secondo le proiezioni del New York Times ha finora ottenuto 209 Grandi elettori, il presidente 112. I Grandi elettori sono in totale 538 in totale, è necessario ottenerne almeno 270.

Aleggiano almeno due fantasmi sulla nottata: il primo, è quello del 2000, con il risultato appeso alla Florida e deciso dalla Corte Suprema il 12 dicembre; il secondo, brucia ancora sulla pelle dei dem, nel 2016 la sconfitta a sorpresa di Hillary Clinton. Aveva preparato solo il discorso della vittoria. Non ne fece alcuno. Hillary sparì nella notte della sconfitta. La scaramanzia conta.

La partecipazione strabiliante è un segno di intenso interesse per la competizione, così come il desiderio degli americani di ridurre il rischio di esposizione al Covid-19, che è già costato la vita a oltre 223 mila persone nel Paese. Per i malati di Covid sono state approntate "schede di emergenza", ritirate di ospedale in ospedale.



''Siamo noi a spingere l'affluenza alle urne oggi, bilanciando e oltre il vantaggio che i democratici hanno costruito fino all'Election Day" ha detto il manager della campagna di Donald Trump, Bill Stepien, esprimendo un grande  ottimismo sul risultato elettorale e la convinzione che l'alta affluenza sia in favore del presidente. E il consigliere Jason Miller ha detto che "tutti nel team Trump, compreso il  presidente, ci sentiamo più fiduciosi e ben posizionati ora di quanto eravamo nel 2016 allo stesso momento".

Le file davanti ai seggi sono state lunghissime, l'attesa anche. Si sono distribuiti cibo e acqua gratis per sostenere gli elettori. 

Molti Stati hanno ampliato le votazioni anticipate di persona e le votazioni per corrispondenza prima dell'Election day di oggi, come via sicura per votare durante la pandemia di coronavirus. 

Almeno sei Stati - tra cui Texas, Colorado, Washington, Oregon, Hawaii e Montana - hanno registrato più voti nelle votazioni anticipate rispetto alle elezioni del 2016. Diversi Stati, tra cui i decisivi Florida, Georgia e North Carolina, si sono avvicinati al totale del 2016.

Arizona, Iowa, Georgia, Florida, Michigan, North Carolina, Pennsylvania, Texas e Wisconsin sono tra gli Stati chiave su quale dei due candidati otterrà i 270 grandi elettori per la vittoria.

Per 1 su 3 l'economia è il tema più importante
Secondo un sondaggio Cnn, è l'economia il tema più importante per gli elettori. Un intervistato su 3 ha scelto l'economia come questione più importante, 1 su 5 quello della disuguaglianza razziale e del coronavirus. Un elettore su 10 ha scelto la criminalità e la sicurezza e sempre 1 su 10 la politica sanitaria. Oltre la metà degli elettori ha affermato, però, che è più importante contenere il coronavirus che far ripartire l'economia. 

L'elettorato appare diviso nel giudizio della gestione della pandemia. Circa la metà degli elettori pensa che il contenimento del virus stia andando bene mentre l'altra metà ritiene che stia andando male. Circa due terzi degli elettori hanno affermato che indossare la mascherina in pubblico è una responsabilità per la salute pubblica, mentre circa 3 su 10 pensano che sia una scelta personale.