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MONDO

Spionaggio

Usa-Cina: Biden accusa il governo cinese di collaborazione nei cyber attacchi

Parole dure anche dalla Nato: la Cina rispetti gli obblighi internazionali

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L'amministrazione Biden ha accusato il governo cinese di collaborare con bande criminali per commettere attacchi informatici diffusi, incluso uno su Microsoft quest'anno che ha colpito decine di migliaia di organizzazioni.

Le dure critiche dell'amministrazione Biden sono state fatte insieme a una coalizione di alleati, tra cui Ue, Regno Unito, Australia, Canada, Nuova Zelanda, Giappone e Nato. Un alto funzionario dell'amministrazione americana ha dichiarato che il ministero della Sicurezza dello Stato cinese "utilizza hacker per condurre operazioni informatiche non autorizzate a livello globale, anche per profitto personale". Le loro operazioni "includono attività criminali, come estorsioni cibernetiche, criptovalute e furti alle vittime di tutto il mondo a scopo di lucro".

L'annuncio, scrive il Wall Street Journal "è l'azione più significativa dell'amministrazione Biden fino ad oggi in merito alla campagna di attacchi informatici della Cina contro il governo degli Stati Uniti e le società americane". Un'azione "che spesso coinvolge lo spionaggio di routine dello Stato nazionale e il furto di preziose proprietà intellettuali come la tecnologia navale e i dati sui vaccini contro il coronavirus".

Parole dure anche dalla Nato, che in un documento relativo anche alla vicenda del software israeliano Pegasus, dice: "Riconosciamo le dichiarazioni fatte da Alleati, come Canada, Stati Uniti e Regno Unito, che assegnano la responsabilità per la compromissione dei server Microsoft Exchange alla Repubblica Popolare Cinese. In linea con il recente comunicato del vertice di Bruxelles, invitiamo tutti gli Stati, compresa la Cina, a rispettare i loro obblighi e impegni internazionali e ad agire in modo responsabile all'interno del sistema internazionale, anche nel settore informatico".

Il Consiglio Nord atlantico riafferma inoltre la sua disponibilità a "continuare un dialogo costruttivo con la Cina, basato sui nostri interessi, su questioni importanti per l'Alleanza, come le minacce informatiche, e su sfide comuni".

Cina, media: Pechino respinge accuse Usa
La Cina ha rispedito al mittente le accuse dell'amministrazione Biden, dell'Europa e degli alleati Usa sui massicci attacchi contro i server di Microsoft,definendole "infondate" e "irresponsabili".   Nella prima risposta ufficiale, Pechino ha mobilitato le ambasciate in Australia e Nuova Zelanda. In due note separate,la missione diplomatica a Wellington ha parlato di accuse "totalmente infondate e irresponsabili" e frutto di"diffamazione dolosa", mentre quella a Canberra ha accusato l'Australia di "fare il pappagallo" della retorica americana,descrivendo Washington come "il campione mondiale degli attacchi informatici dannosi". E "data la natura virtuale del cyberspazio, è necessario disporre di prove chiare quando si indaga e si identificano incidenti legati al cyber", ha affermato l'ambasciata cinese in Nuova Zelanda.