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MONDO

Ricorso di tre detenuti

Usa, Corte Suprema riesaminerà questione farmaci per la pena di morte

La decisione è stata presa in seguito al ricorso di tre condannati a morte in Oklahoma, dopo che alcuni detenuti hanno sofferto moltissimo per le iniezioni del cocktail mortale.

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La stanza della morte, carcere di Huntsville, Texas (immagine d'archivio - LaPresse)
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di riesaminare la costituzionalità delle nuove combinazioni di farmaci per l'iniezione letale che alcuni Stati utilizzano per le esecuzioni.

La decisione è stata presa in seguito al ricorso di tre condannati a morte in Oklahoma, dopo che alcuni detenuti hanno sofferto moltissimo per le iniezioni del cocktail mortale. Il caso, infatti, è scoppiato ad aprile dello scorso anno quando è stata eseguita la pena capitale per Clayton Lockett, morto tra atroci sofferenze.

L'Alta Corte, che proprio la settimana scorsa ha permesso l'esecuzione di un detenuto con lo stessa combinazione di farmaci, dovrà decidere se l'uso del cocktail viola il divieto della Costituzione Usa di infliggere punizioni crudeli. 

I detenuti che hanno fatto ricorso sostengono che il sedativo usato in Oklahoma (midazolam) non permette di raggiungere il livello di incoscienza richiesto per gli interventi chirurgici e quindi inadatto anche alle esecuzioni. Inoltre, il cocktail dei tre farmaci usati nello Stato per provocare la morte causerebbe dolori lancinanti.