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MONDO

Braccio di ferro legale

Usa. Corte Appello boccia ricorso su stop a ingressi. Trump: se succede qualcosa è colpa dei giudici

Il ricorso era stato presentato dal Dipartimento di Giustizia. Si chiedeva la sospensione della decisione del giudice di Seattle che aveva bloccato il divieto di ingresso negli Usa firmato da Trump nei confronti dei cittadini di 7 paesi islamici 

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Dopo un silenzio di oltre 20 ore, Donald Trump torna a farsi vivo e attacca la magistratura americana. Il presidente Usa ha incassato la bocciatura della IX corte di Appello federale di San Francisco del ricorso d'urgenza contro la sentenza che ieri ha sospeso l'efficacia del suo ordine esecutivo per impedire l'ingresso negli Usa ai cittadini di 7 Paesi musulmani.

"Non posso semplicemente credere che un giudice abbia potuto mettere così a rischio il nostro Paese. Se dovesse succedere qualcosa date la colpa a lui e al sistema giudiziario. La gente inizia a riversarsi qui. E' un male", ha twittato il presidente. Trump ha aggiunto di aver comunque "dato ordine alla Sicurezza Interna di verificare molto attentamente le persone che arrivano nel nostro Paese. I tribunali stanno rendendo il lavoro molto più difficile". 


Il vicepresidente Pence: useremo ogni mezzo legale per ripristinare lo stop
L'amministrazione Trump - con il 'titolare' singolarmente silente oggi - ricorrerà a "tutti i mezzi legali a sua disposizione" per reintrodurre il divieto di ingresso negli Usa ai cittadini di 7 Paesi musulmani (Somalia, Siria, Sudan, Iraq, Iran, Yemen e Libia), decretato dal presidente il 27 gennaio e sospeso ieri dal giudice federale James Robart. Lo ha annunciato il vicepresidente Mike Pence che alla rete conservatrice Fox News ha promesso: "Combatteremo questa battaglia per proteggere il nostro Paese".

Il no della Corte d'Appello 
Tentativo che stamane ha subìto un'ulteriore battuta d'arresto quando la Corte d'appello del IX distretto (basato a San Francisco) ha respinto la richiesta di reintroduzione d'urgenza del bando sui visti, formulata dall'amministrazione Trump, contro la sentenza di sospensione temporanea emessa dal giudice Robart.

Iran sospende divieto ingresso atleti Usa wrestling
L'Iran ha revocato il divieto di iscrizione degli atleti americani ai Mondiali di wrestling in programma a Kermanshah il 16 e 17 febbraio: lo scrivono oggi i media iraniani che collegano il provvedimento con la decisione della Corte d'Appello. 

L'intervista
"Putin? Credi che il nostro Paese sia così innocente?". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un'intervista con uno degli anchor di punta di Fox News. "Io rispetto Putin. Rispetto molte persone, ma non vuol dire che andrò d'accordo con lui, si vedrà". Sollecitato poi sulle accuse rivolte a Putin di essere un assassino, il presidente Usa ha risposto: "Credi che il nostro Paese sia così innocente?", stando ad un estratto dell'intervista citato da diversi media americani.

Casa Bianca: Trump-Gentiloni, cooperazione su interessi comuni
"Il presidente Donald Trump ha parlato con il primo ministro italiano Paolo Gentiloni per discutere il rafforzamento della cooperazione bilaterale rispetto ad una serie di interessi condivisi, compresa sicurezza e antiterrorismo". Lo riferisce la Casa Bianca illustrando il colloquio telefonico fra Donald Trump e Paolo Gentiloni, e confermando che il presidente Usa parteciperà al summit del G7 a Taormina a maggio: il presidente ha affermato che "aspetta di incontrare il primo ministro in quell'occasione". I leader "hanno parlato di Libia, del flusso di migranti e profughi verso l'Europa, così come delle priorità dell'Italia e del prossimo summit del G7 in Italia", conferma ancora la Casa Bianca. "Il presidente Trump ha ribadito l'impegno degli Stati Uniti rispetto alla Nato e ha sottolineato l'importanza per tutti gli alleati della Nato di condividere l'onere monetario della spesa per la difesa. I leader hanno concordato il proseguimento di stretti coordinamento e cooperazione negli sforzi per eliminare l'Isis e altre organizzazioni terroristiche".