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ECONOMIA

Banca centrale

Usa, la Federal Reserve mantiene i tassi fermi. Rivisto al rialzo il Pil: +2,4% nel 2017

Tassi invariati all'1%-1,25%. Da ottobre avvio alla riduzione del bilancio della Fed. Uragani avranno impatto "a breve termine" sull'economia 

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La Federal Reserve americana ha lasciato i tassi invariati nell'intervallo 1%-1,25%. Una decisione attesa alla vigilia che tuttavia si abbina all'annuncio della riduzione, a partire da ottobre, delle misure straordinarie all'economia adottate nel 2008 per arginare la crisi dei mutui subprime.

Dal prossimo mese verranno tagliati gli investimenti in titoli di Stato e ipotecari. Di qui ne consegue una riduzione del bilancio della Fed che ormai conta un attivo record di 4500 miliardi di dollari. Il ritmo di acquisto di bond e titoli ipotecari verrà ridotto di 10 miliardi di dollari al mese per tre mesi, il taglio sarà poi aumentato di altri 10 miliardi ogni tre mesi.

Sul fronte della crescita, la Banca centrale americana cambia le stime per il 2017, portandole al 2,4%, pur mantenendo le stime sulla disoccupazione e sull'inflazione. Nel documento conclusivo della riunione il FOMC osserva anche come i disastri naturali legati ai recenti uragani non dovrebbero avere ripercussioni sull'andamento dell'economia Usa nel medio termine.

In particolare, quest'anno l'inflazione si dovrebbe attestare all'1,6%, come stimato a giugno. La componente "core", quella che esclude le componenti più volatili come i prezzi di energia e generi alimentari, è stimato un 1,5%, in calo dall'1,7% previsto in precedenza.

La Fed ha anche diffuso le stime sui nuovi possibili interventi sui tassi che lasciano ipotizzare un nuovo incremento entro fine 2017 e altri tre rialzi nel 2018. In particolare, un quarto di punto nel 2018, raggiungendo così quota 2,1% circa.

Nel 2019, tuttavia, il livello medio dei tassi dovrebbe raggiungere il 2,7%, una cifra più bassa rispetto a quella stimata in precedenza. 

Per il lungo termine le stime sono per un Pil all'1,8% (dato invariato) e un tasso di disoccupazione al 4,6% (invariato dalla stima precedente).

Yellen: prospettive restano incerte, rialzo tassi graduale 
Le prospettive dell'economia restano "altamente incerte". Lo ha dichiarato la presidente della Fed, Janet Yellen, nel corso della conferenza stampa al termine della due giorni del Fomc, ribadendo la strategia "graduale" di aumento dei tassi della Banca centrale.   

L'andamento dell'inflazione, ancora debole, "è motivo di preoccupazione", ma "è dovuto a fenomeni transitori, che si dissolveranno" e il tasso di inflazione si muoverà progressivamente verso il target del 2%, considerato ottimale dalla Fed, ha detto Yellen., spiegando che "se l'inflazione resterà bassa in modo persistente, la Fed cambierà i piani sui tassi". Questo perché, "finché la Fed riterrà di potere usare i tassi dei fed funds come uno strumento, intende continuare a farlo".

Normalizzazione bilancio sarà graduale e prevedibile 
a normalizzazione del bilancio della Federal Reserve, passato dai 900 miliardi circa del 2008 agli attuali 4.500 miliardi a causa delle misure varate in risposta della crisi, "sarà graduale e prevedibile", assicura la presidente della Federal Reserve Janet Yellen. "Siamo pronti a riprendere i reinvestimenti dei proventi dei titoli arrivati a scadenza qualora l'outlook economico dovesse deteriorarsi", ha detto Yellen, spiegando che la Fed "non prevede di alterare i piani sul bilancio".