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MONDO

Assad: "I raid dell'occidente uniranno la Siria"

Usa, Gb e Francia: "I raid in Siria erano necessari". Putin: "Attacchi illegali portano caos"

Presentata nuova risoluzione da Usa-Gran Bretagna e Francia. Vladimir Putin avverte che altri interventi militari "in violazione della Carta delle Nazioni Unite" condurranno al "caos" nelle relazioni internazionali. Gli Usa annunciano: "Pronti a varare nuove sanzioni contro Mosca". Appello di Papa Francesco: "Profondamente turbato, prevalga la pace"

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Immagini satellitari: dopo l'attacco (DigitalGlobe)
Gli esperti dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) cominciano  il lavoro di investigazione sul presunto attacco chimico avvenuto il 7 aprile scorso a Duma, nella Ghouta orientale, e oggi al centro di un braccio di ferro militare e diplomatico.

Dopo il raid in Siria Donald Trump ha telefonato agli alleati: il presidente francese Macron e la premier britannica May. Li ha ringraziati per il sostegno nell'attacco ai presunti arsenali di armi chimiche di Assad. La Casa Bianca ha fatto sapere che i tre leader hanno convenuto sul fatto che i bombardamenti "hanno avuto successo" ed erano necessari per indebolire il programma di armi chimiche di Damasco, e hanno ribadito come la priorità in Siria sia quella di sconfiggere definitivamente l'Isis. 

"Un raid perfetto, ineccepibile, tanto da spingere i media impegnati a diffondere falsità a non trovar altro da fare che attaccare la scelta di ricorrere all'espressione "Mission Accomplished!", ha detto Trump su Twitter.

Secondo il presidente siriano Bashar al-Assad i missili occidentali uniranno il Paese: "La Siria e la Russia stanno combattendo una battaglia non solo contro il terrorismo, ma anche a difesa del diritto internazionale che si basa sul rispetto per la sovranità degli stati e della volontà dei loro popoli".

Il presidente russo Vladimir Putin e quello iraniano Hassan Rohani, hanno avuto una conversazione telefonica, nella quale hanno concordato sul fatto che i raid dell'occidente in Siria abbiano rappresentato "un'azione illegale" che avrà impatti negativi sulla situazione politica. 

Presentata all'Onu nuova risoluzione Usa-Gb-Francia
Dopo la bocciatura, ieri da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu di una risoluzione proposta dalla Russia, oggi è la volta di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. Obiettivo della nuova risoluzione: indagare sull'uso di armi chimiche in Siria. Secondo fonti diplomatiche, il testo verrà discusso già domani. Nella bozza di risoluzione si chiede anche che vengano consegnati, senza ostacoli, una serie aiuti umanitari per la popolazione civile. Damasco, sempre secondo il testo, deve impegnarsi in negoziati di pace a guida Onu.

Usa: "Nuove sanzioni contro Mosca". La Russia: "Non hanno senso"
L'amministrazione Trump è pronta a colpire la Russia con nuove sanzioni. Lo ha detto l'ambasciatrice Usa all'Onu, Nikki Haley, annunciando misure che potrebbero essere varate già lunedì 16 aprile. Intervistata dalla tv Fox Haley, che accusa la Russia di alimentare le tensioni con gli Usa e di non fare nulla per evitare che il regime di Assad usi armi chimiche, ha ricordato le sanzioni già varate e "continuerà a farlo, come vedrete lunedì, ha aggiunto.

Gli Usa vogliono punire la Russia per il semplice fatto di essere "un attore globale", per questo stanno per varare altre sanzioni che "non hanno alcun collegamento con la realtà". Questa la reazione di Mosca alle parole di Nikki Haley. A parlare è stata la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova intervistata dal primo canale della tv russa.

Trump reagisce ai commenti dei media
Il raid siriano è stato portato avanti in maniera così perfetta, con una tale precisione, che la sola cosa che i media che pubblicano fake news potevano svilire è stato il mio uso dell'espressione 'Missione compiuta'", scrive su Twitter il presidente degli Stati Uniti. "Sapevo che i media si sarebbero aggrappati a questo - continua Trump -, ma penso che sia una grande espressione militare, dovrebbe essere ritirata fuori. Usatela spesso!".

Assad: i raid dell'occidente uniranno la Siria. Ricevuta delegazione russa
Bashar al Assad è convinto che i missili occidentali contro la Siria non avranno altro effetto che "unire il paese" sotto la sua leadership. Il presidente siriano se n'è detto convinto ricevendo oggi a Damasco una delegazione di politici russi. La presidenza siriana ha postato sul suo profilo twitter una foto dell'incontro. A riferire le parole di Assad è stato il parlamentare russo Dmitry Sablin. I russi hanno descritto Assad come assolutamente "positivo e di buon umore".

Putin: "Altri attacchi e sarà caos"
Vladimir Putin avverte che interventi militari come quelli fatte da Stati Uniti, Francia e Siria, condurranno al "caos" nelle relazioni internazionali. Il capo del Cremlino, si legge in una nota ufficiale, lo ha affermato nel corso di un colloquio telefonico con il presidente iraniano, Hassan Rohani. "Azioni illegali - è stato dichiarato da entrambi - stanno causando un grave danno al quadro siriano e al suo processo di stabilizzazione", che Mosca insieme a Teheran e Ankara (che però ha ritenuto 'giusti' i raid sulla Siria) cerca di definire in base agli accordi di Astana. Putin, in particolare, ha sottolineato che "ulteriori fratture nella carta delle Nazioni Unite" saranno all'origine del disordine rapporti tra le potenze.

Papa Francesco: "Profondamente turbato"
"Sono profondamente turbato dall'attuale situazione mondiale, in cui, nonostante gli strumenti a disposizione della comunità internazionale, si fatica a concordare un'azione comune in favore della pace in Siria e in altre regioni del mondo". Lo ha detto Papa Francesco dopo la preghiera del Regina Coeli: "Mentre prego incessantemente per la pace, e invito tutte le persone di buona volontà continuare a fare altrettanto, mi appello nuovamente - ha scandito - a tutti i responsabili politici, perché prevalgano la giustizia e la pace".