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MONDO

L'afroamericano ucciso a Minneapolis il 25 maggio

Usa, a Houston i funerali di George Floyd. Tra gli invitati i parenti di altre vittime del razzismo

La sua morte ha dato vita a un movimento di protesta negli Stati Uniti e nel mondo per chiedere uno stop alle discriminazioni. Messaggio di Biden: ora è il momento della giustizia razziale

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Si sono vestiti tutti di bianco o nero i partecipanti al funerale di George Floyd che si è celebrato a Houston, in Texas. Vestite di bianco in prevalenza le donne, compresa la piccola Gianna, la figlia di 6 anni dell'afroamericano ucciso dalla polizia a Minneapolis lo scorso 25 maggio. Il reverendo Al Sharpton è entrato in chiesa seguito dai familiari di Floyd mentre il coro intonava "Broken but I'am Healed". "Come vuole la tradizione afroamericana questa sarà un celebrazione" festosa. Così il pastore Mia Wright aprendo il funerale di George Floyd. Cori gospel ed elogi, incluso quello dell'attivista per i diritti civili, il reverendo Al Sharpton, si sono sussegueiti dall'inizio delle esequie davanti ai circa 500 gli invitati al funerale dell'afroamericano diventato il simbolo della lotta contro il razzismo. Oggi in migliaia a Houston hanno visitato la camera ardente per l'ultimo saluto.

Cerimonia trasmessa in diretta 
L'America intera ha seguito la cerimonia funebre in diretta tv e sui social media, e per alcuni momenti la rabbia ha ceduto il passo alla commozione per l'ultimo saluto al 'gigante buono', Big Floyd come lo chiamavano affettuosamente gli amici. Nella stessa chiesa dove c'è stata la camera ardente si sono svolti i funerali in forma privata, dalle 11:00 (le 18:00 in Italia), trasmessi in streaming sul sito della chiesa e sulla pagina Facebook

Funerale concluso, corteo verso cimitero Pearland  
Un funerale che si è chiuso dopo quasi quattro ore di celebrazioni all'insegna della richiesta di giustizia. Scortato dalla polizia, il corteo funebre, dalla chiesa Fountain of Praise di Houston, è diretto verso il cimitero di Pearland, alle porte della città texana dove Floyd è cresciuto e dove vive la sua famiglia. Nell'ultimo miglio di strada, la bara sarà trasportata da una carrozza bianca trainata da cavalli. Centinaia di persone sono allineate per vederla passare. Floyd sarà sepolto al Memorial Gardens vicino alla madre che ha invocato negli ultimi minuti prima di morire per mano degli agenti che lo tenevano schiacciato a terra impedendogli di respirare.

Biden: ora è il momento della giustizia razziale
"L'America può fare meglio", "non si può voltare le spalle al problema del razzismo". Cosi' l'ex vice presidente Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca, nel suo video messaggio al funerale di George Floyd, l'afroamericano ucciso dalla polizia diventato il simbolo della lotta al razzismo. "Ora è il momento della giustizia razziale", ha esortato Biden rivolgendosi in particolar modo alla figlia di 6 anni di Floyd, Gianna, e rilanciando le parole della piccola: "Tuo padre ha cambiato il mondo". "Gli Stati Uniti - ha detto Biden - non possono ancora una volta ignorare quel razzismo che continua a pungere la nostra anima, quell'abuso sistematico che rappresenta ancora una piaga in America". Biden ha quindi ricordato in particolare la figlia di George Floyd, Gianna, 6 anni: "Nessun bambino dovrebbe essere costretto a chiedere perché il proprio padre se ne è andato. E troppi bambini afroamericani lo hanno dovuto chiedere per generazioni".

La famiglia di George Floyd riceverà una lettera dagli ex presidenti Barack Obama e Bill Clinton. Lo ha annunciato la deputata Sheila Jackson Lee durante i funerali.



Nel corso delle quattro ore di funerale sono stati diversi gli interventi e le testimonianze di quanti hanno conosciuto George Floyd. Forse la più toccante, quella di una giovane parente: la nipote Brooke Williams.

La nipote di Floyd: crimine d'odio
"Non è stato solo un omicidio razzista, è stato un crimine d'odio". Così la nipote di George Floyd, Brooke Williams, durante un discorso accorato, tra lacrime e commozione, ha sottolineato come nessuno dei quattro agenti che tenevano Floyd bloccato a terra abbia mostrato "cuore o anima". "Gli agenti non hanno mostrato alcun rimorso mentre l'anima di mio zio lasciava il suo corpo - ha detto Brooke - ha implorato e scongiurato tante volte di potersi alzare e respirare ma loro lo schiacciavano ancora di più. Perché il sistema deve essere così corrotto e marcio? Basta crimini per favore". Poi, citando lo slogan del presidente Donald Trump senza menzionare il suo nome ha aggiunto: "Qualcuno ha detto 'Make America Great Again', ma quando è mai stata grande l'America".

Sindaco Houston proclama 9 giugno "George Perry Floyd Day"
Il sindaco di Houston Sylvester Turner ha proclamato il 9 giugno "George Perry Floyd Day". "Lo onoriamo, non perché fosse perfetto, ma lo onoriamo oggi perché quando ha esalato il suo ultimo respiro, il resto di noi ora può respirare", ha detto il sindaco della città durante il funerale di George Floyd, riferendosi alle storiche proteste scoppiate negli Stati Uniti dopo la morte di questo afroamericano di 46 anni. Il sindaco ha anche inviato un messaggio alla famiglia di George Floyd: "Voglio ringraziarvi a nome di questa città per aver chiesto giustizia per George mentre chiedendo nel contempo al mondo intero di farlo con rispetto e pace. A nome di questa città, penso che dobbiamo molta gratitudine a questa famiglia".

Sharpton: saremo qui anche quando riflettori spenti
La lotta contro il razzismo andrà avanti anche "quando i riflettori saranno spenti". È l'impegno preso dal reverendo e attivista Al Sharpton con la famiglia di George Floyd ai funerali di Floyd. "Se fossero stati 4 poliziotti neri sarebbero finiti dritti in carcere", ha osservato Sharpton, denunciando sistemiche discriminazioni contro la gente di colore. Sharpton ha anche annunciato che sarà la famiglia di George Floyd a guidare la marcia su Washington del prossimo 28 agosto, anniversario dello storico discorso di Martin Luther King "I have a dream". Il reverendo infine ha accusato Trump di non avere speso "nemmeno una parola per il calvario di George Floyd". Sharpton ha invece ringraziato l'ex presidente Barack Obama per le parole dei giorni scorsi e per aver telefonato.

La protesta nel mondo
La morte di Floyd ha dato vita a un movimento di protesta negli Stati Uniti così come nel resto del mondo per chiedere uno stop al razzismo. Tra gli invitati al funerale anche i familiari di altre vittime del razzismo e della violenza degli agenti: ci sono il padre di Michael Brown e la madre di Eric Garner. 

Altri video di violenze su afroamericani
Si moltiplicano, intanto, i video sull'uso eccessivo della forza da parte della polizia americana, l'ultimo risalente al  28 marzo 2019, stavolta ad Austin in Texas, dove un afroamericano di 40 anni, Javier Ambler, viene soffocato durante un arresto con la pressione del ginocchio sul collo, in maniera identica a quanto avvenuto con Floyd. Dopo un inseguimento Ambler scende dall'auto disarmato e con le mani alzate, ma nel bloccarlo gli agenti premono sul suo collo, mentre l'uomo si sente implorare più volte "non riesco a respirare", proprio come George Floyd, come Eric Garner e tanti altri. Alla fine Ambler perde i sensi e muore prima dell'arrivo dei soccorsi. 

Così come le immagini riprese da una telecamera posta sul cruscotto di un'auto della polizia, in New Jersey, consegnano gli ultimi istanti di vita di un altro giovane afroamericano, Maurice Gordon, 28 anni, fermato da un agente per eccesso di velocità. Il ragazzo è disarmato, ma la situazione presto degenera e lui viene prima aggredito con lo spray urticante, poi crivellato di colpi, ben sei pallottole che lo uccidono sul posto. Il poliziotto è stato sospeso in attesa dei risultati delle indagini.

Intanto il  sindaco di New York Bill de Blasio ha annunciato che una via di ognuno dei distretti di  New York sarà rinominata 'Black Lives Matter', lo slogan alla base del movimento di protesta nato negli Stati Uniti dopo la morte di George  Floyd. "Il messaggio che deve  essere chiaro è che ora questa città, così come l'intero paese, devono sentire nel profondo che Black Lives Matter", ha detto de Blasio,  aggiungendo che uno dei luoghi in cui comparirà lo slogan sarà nei pressi della City Hall.

A Washington, gran parte delle recinzioni temporanee erette intorno a Lafayette Square, per tenere lontano dalla Casa Bianca le proteste contro la morte di George Floyd,saranno rimosse entro domani. Lo rende noto il National Park Service. Alcune barriere tuttavia resteranno nelle aree danneggiate durante le manifestazioni o dove esistono ancora pericoli. Nel weekend i dimostranti avevano trasformato il nuovo "muro" che circonda la Casa Bianca in un memorial, dedicato a Floyd e gli altri afroamericani vittime delle violenze della polizia, nonché al movimento Black Lives Matter: foto, ritratti,cartelli con gli slogan della protesta.