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MONDO

"Minerebbe la leadership Usa in campo ambientale"

Usa, Obama boccia Keystone: "L'oleodotto non è nell'interesse degli Stati Uniti"

"Il dipartimento di Stato dopo consultazioni è giunto alla conclusione che l'oleodotto Keystone non è negli interessi degli Stati Uniti e io sono d'accordo", ha spiegato il presidente Usa annunciando che la sua amministrazione respinge il progetto

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La costruzione dell'oleodotto Keystone "non è nell'interesse nazionale". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, annunciando alla Casa Bianca la decisione di bocciare il progetto della TransCanada alla presenza del vicepresidente Joe Biden e del segretario di Stato John Kerry. 

"Oggi gli Stati Uniti hanno un ruolo di leadership sul tema dei cambiamenti climatici", ha aggunto Obama spiegando il suo 'no' all'oleodotto Keystone, un progetto - ha sottolineato - che minerebbe la leadership dell'America in campo ambientale.

La revisione da parte dell'amministrrazione Obama del progetto da 8 miliardi di dollari della TransCanada per la costruzione dell'oleodotto Keystone XL è andata avanti per circa 7 anni, tra le proteste degli ambientalisti e il sostegno dei repubblicani in Congresso. I candidati Gop alle presidenziali del 2016 hanno tutti promesso la costruzione del Keystone mentre la democratica Hillary Clinton si è dichiarata contraria, con una virata rispetto "all'inclinazione favorevole" manifestata in precedenza. Anche gli altri candidati democratici alla Casa Bianca, da  Bernie Sanders a Martin O'Malley, si sono espressi contro il Keystone.

Proprio questa settimana Kerry, incaricato della raccomandazione sul progetto, aveva respinto la richiesta della TansCanada di rinviare la revisione. "Non ci sono le basi legali per farlo", aveva spiegato ieri il portavoce del Dipartimento di Stato, John Kirby.

Il progetto Keystone prevede un oleodotto lungo 1.897 chilometri, dalle sabbie bituminose della canadese Alberta, attaverso gli stati americani Montana, North Dakota e Nebraska, prima di connettersi con altre pipeline esistenti per raggiungere il Texas e le raffinerie del Golfo del Messico. L'attesa bocciatura dell'amministrazione Usa si inserisce in un contesto di bassi prezzi del perolio e arriva alla vigilia della Conferenza internazionale di Parigi sui cambiamenti climatici.