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MONDO

Russiagate

Usa, Trump: "Comey deve sperare che non ci siano registrazioni dei nostri colloqui"

Trump ha licenziato da direttore dell'Fbi Comey, che guidava l'indagine sul cosiddetto Russiagate, cioè sulla presunta ingerenza russa nelle elezioni presidenziali Usa di novembre

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"E' meglio che James Comey speri che non vi siano 'registrazioni' delle nostre conversazioni prima che si metta a dare notizie alla stampa". E' questa minaccia che Donald Trump rivolge oggi, attraverso Twitter, all'ormai ex direttore dell'Fbi.

Un tweet, sottolineano i media americani, che potrebbe segnare una svolta clamorosa nella già complessa vicenda, dal momento che alluderebbe alla possibilità che Trump registri le sue conversazioni nello Studio Ovale. Un'abitudine che fu fatale a Richard Nixon, il presidente travolto dal Watergate, che già è stato evocato più di una volta dopo il licenziamento di Comey, perché anche lui, nel tentativo di bloccare l'inchiesta che gli costò la presidenza, licenziò il procuratore speciale nel 1973. Comunque nel tweet Trump non ha fornito altri dettagli che possano confermare l'ipotesi che lui registri i colloqui alla Casa Bianca.

Trump ha licenziato da direttore dell'Fbi Comey, che guidava l'indagine sul cosiddetto Russiagate, cioè sulla presunta ingerenza russa nelle elezioni presidenziali Usa di novembre Ieri, in un'intervista rilasciata alla Nbc, il presidente Usa ha detto che Comey gli aveva assicurato che lui non era indagato nell'ambito dell'inchiesta dell'agenzia sul Russiagate.



Caso Comey, convocato in audizione al Senato il vice procuratore generale Rod Rosenstein
L'Ispettore generale Michael Horowitz deve indagare sul ruolo del Dipartimento di Giustizia Usa nel licenziamento deciso dal presidente Donald Trump dell'ex direttore federale dell'indagine (FBI) James Comey. E' quanto chiedono in una lettera alcuni senatori democratici che vogliono vederci chiaro sul memorandum predisposto dal Dipartimento e che è costato il posto a Comey. La decisione è stata assunta infatti da Trump ma un ruolo fondamentale è stato quello dell'Attorny General Jeff Sessions e del vice procuratore generale Rod Rosenstein. Quest'ultimo secondo un accordo tra il leader della maggioranza repubblicana al Senato Usa, Mitch McConnell e quello della minoranza democratica, Chuck Schumer è stato convocato a parlare in aula delle circostanze del licenziamento del direttore dell'Fbi. 

Trump invia lettera a Senato: non ho proprietà o altri interessi in Russia
Nessun investimento, prestito o proprietà in Russia, ha ribadito il presidente Usa, Donald Trump in un'intervista. "Ho appena inviato al senatore Lindsay Graham una lettera di uno degli studi legali più prestigiosi del Paese in cui si certifica che non ho niente a che fare con la Russia: nessuna proprietà, nessun prestito, niente" ha detto a Nbc News. Ma le polemiche divampate dopo la decisione di Trump di licenziare il direttore dell'Fbi che stava indagando sul cosiddetto Russiagate, non sembrano cessare. Sempre nell'intervista il presidente Usa dice di non aver fatto pressioni su James Comey in relazione all'indagine sui rapporti tra lo staff di Trump e la Russia in vista delle elezioni presidenziali. "Anzi vorrei che l'indagine fosse accelerata" ha detto il presidente Usa.

La lettera dei legali di Trump: nessun introito dalla Russia, salvo piccole eccezioni
In una lettera dei legali di Trump, rilasciata dalla Casa Bianca e datata 8 marzo, viene esplicitato che, dalle dichiarazioni dei redditi degli ultimi dieci anni, risulta che il presidente Usa non ha percepito alcun introito da fonti russe, fatta eccezione per un concorso di bellezza che si è svolto a Mosca nel 2013 e la vendita, nel  2008, di una proprietà in Florida ad un miliardario russo.

Trump minaccia di cancellare i press briefing
"Forse la cosa migliore da fare sarebbe cancellare tutti i futuri 'press briefing' e distribuire risposte scritte per il bene dell'accuratezza", ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "Nuovamente, la storia secondo cui c'è stata una collusione fra i russi e la campagna di Trump è stata inventata dai Dem come scusa per avere perso le elezioni", aveva scritto Trump poco prima.