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MONDO

Il voto oggi alla Camera

Usa, Ryan a Trump: non ci sono i voti per la riforma della sanità

Secondo alcune fonti, il presidente avrebbe pronto un piano B

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Lo speaker della Camera Paul Ryan è arrivato alla Casa Bianca per aggiornare il presidente Donald Trump sul voto previsto oggi alla Camera sulla proposta di riforma sanitaria pensata per abrograre e sostituire l'Obamacare. Secondo quanto si vocifera al Campidoglio, i leader del partito repubblicano non credono di avere i voti necessari per l'approvazione del disegno di legge.

Gli scenari
Secondo il sito The Hill, 34 deputati del Gop sono ancora pronti a votare "no". Stando al Washington Post, i ribelli sono 33. Ryan e Trump possono permettersi soltanto 21 dissidenti. Nonostante dallo Studio Ovale abbia detto che secondo lui Ryan dovrebbe mantenere il suo incarico anche in caso di sconfitta, Trump starebbe mettendo a punto un piano B, che per il suo portavoce Sean Spicer soltanto mercoledì non esisteva (era ottimista sul fatto che avrebbe vinto il "sì", come d'altra ieri quando invece il voto è slittato a oggi). Stando a Bloomberg, il presidente vorrebbe puntare il dito contro lo Speaker della Camera per la sua prima sconfitta legislativa. D'altra parte durante la campagna elettorale Ryan aveva resistito non poco prima di schierarsi dalla parte del miliardario di New York. E nel caso in cui servisse una seconda vittima sacrificale, lo stratega Steven Bannon potrebbe chiedere la testa di Reince Priebus, il capo di gabinetto della Casa Bianca.

"Non si può forzare voto, non è dittatura"
Trump è convinto di aver fatto tutto quello che poteva per l'approvazione della riforma sanitaria repubblicana ma "non si può costringere la gente a votare, non è una dittatura": lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer.