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MONDO

Le rivelazioni del New York Times

Usa, Strage in Tennessee: Abdulazeez e il progetto di diventare un martire

Il 24enne autore dalla strage a Chattanooga era depresso e usava droghe. Già nel 2013 Abdulazeez aveva scritto di volersi suicidare e di avere intenzione di diventare un martire

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Strage nel centro militare a Chattanooga, nel Tennessee (Ap)
Secondo alcune fonti dell'intellogence statunitense riportate dal New York Times, molto prima della strage dei cinque militari della scorsa settimana a Chattanooga, Tennessee, Mohammod Abdulazeez aveva scritto diverse pagine in cui descriveva la sua volontà di diventare un martire. Questi scritti avrebbero offerto alle indagini un'immagine chiara dei pensieri dell'attentatore, un giovane 24enne con diversi problemi e una storia di abusi di droghe che nelle prossime settimane lo avrebbe portato davanti a un tribunale con l'accusa di guida in stato alterato.

La polizia federale che sta conducendo l'indagine si sta concentrando sulle parole scritte da Abdulazeez, portate alla luce da uno scoop del network Abc. Ma il portavoce della famiglia del 24enne - che ha perso la vita nel corso dello scontro a fuoco con la polizia - ha fatto sapere che le pagine prese in esame rappresentano un assemblaggio approssimativo dei pensieri del giovane e che a tratti risultano incomprensibili. Dagli scritti - ha continuato la famiglia del ragazzo - si capisce soltanto che era molto depresso.

Già nel 2013 Abdulazeez aveva scritto di volersi suicidare e di volere diventare un martire. "Si tratta della parte più consistente di informazioni che abbiamo finora sul suo stato mentale. Questi scritti contengono molti pensieri radicalizzati", ha detto un funzionario al New York Times. Tuttavia in nessuno dei passaggi si descrive la pianificazione di un attacco, per cui gli inquirenti stanno ancora cercando di capire le ragioni che hanno spinto il 24enne a compiere la strage fuori dal centro di reclutamento della marina militare di Chattanooga.

L'Fbi inoltre sostiene che Abdulazeez, pur essendo un lupo solitario, sia stato aiutato da qualcuno. Probabilmente a livello finanziario. Denaro che gli è servito per acquistare le armi e le munizioni: questa è un'altra questione su cui si stanno concentrando le indagini, dicono le autorità, ma rimane poco chiaro se chi lo ha aiutato sapesse cosa fosse pronto a compiere il 24enne.

Gli investigatori americani continuano a lavorare in stretto contatto con l'intelligence della Giordania, dove l'attentatore aveva compiuto l'ultimo viaggio all'esterno. Abdulazeez era nato in Kuwait da padre giordano di origini palestinesi e aveva anche la cittadinanza americana. Per ora la polizia continua a mantenere un profilo molto basso sui possibili contatti con gruppi di estremisti: non ci sono al momento dati per sostenere che sia stato ispirato o guidato dallo Stato islamico o da altre formazioni jihadiste. Questo anche se i controlli sul suo pc e sul suo telefono e le testimonianze di amici e parenti potrebbero portare l'indagine in questa direzione.