MONDO
Ha 90 anni
Usa, l'ex presidente Jimmy Carter ha un cancro al fegato
E' stato il 39esimo presidente degli Stati Uniti. Premio Nobel per la Pace nel 2002, una volta lasciata la Casa Bianca, Carter ha fondato ad Atlanta il Carter Center per promuovere temi sociali. Il suo successo più importante fu la firma degli accordi di Camp David del 1978 tra Egitto e Israele

L'ex Presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, ha un cancro al fegato. Lo ha rivelato lui stesso e la notizia è stata immediatamente rilanciata dai principali media americani. L'ex presidente, premio Nobel per la Pace nel 2002, si sottoporrà ai trattamenti necessari all'Emory Healthcare di Atlanta, in Georgia. Il cancro è stato scoperto durante un intervento chirurgico per rimuovere un grumo al fegato. Ulteriori informazioni - afferma Carter - saranno disponibili la prossima settimana dopo altri controlli. Il padre di Carter, così come la sorella e il fratello, sono morti per cancro al pancreas.
Carter, 90 anni, è stato il 39mo presidente americano, in carica dal 1977 al 1981. Una volta lasciata la Casa Bianca ha fondato ad Atlanta il Carter Center per promuovere temi sociali, dai diritti umani alla democrazia. Uno dei più importanti successi della sua presidenza fu la firma degli accordi di pace di Camp David fra Egitto ed Israele il 17 settembre del 1978.
L'insuccesso più importante della sua presidenza fu, quasi sicuramente, la rivoluzione iraniana del 1979 e la successiva cattura di 52 ostaggi statunitensi nell'ambasciata di Teheran. La vicenda, unita alla recessione economica attraversata dagli Stati Uniti in quegli anni, minò la sua popolarità, tanto che dovette lottare aspramente per ottenere la seconda nomination democratica. Dopo avere sconfitto Ted Kennedy alla convention del Partito Democratico, fu poi superato dal repubblicano Ronald Reagan nelle elezioni del novembre 1980.
Carter, 90 anni, è stato il 39mo presidente americano, in carica dal 1977 al 1981. Una volta lasciata la Casa Bianca ha fondato ad Atlanta il Carter Center per promuovere temi sociali, dai diritti umani alla democrazia. Uno dei più importanti successi della sua presidenza fu la firma degli accordi di pace di Camp David fra Egitto ed Israele il 17 settembre del 1978.
L'insuccesso più importante della sua presidenza fu, quasi sicuramente, la rivoluzione iraniana del 1979 e la successiva cattura di 52 ostaggi statunitensi nell'ambasciata di Teheran. La vicenda, unita alla recessione economica attraversata dagli Stati Uniti in quegli anni, minò la sua popolarità, tanto che dovette lottare aspramente per ottenere la seconda nomination democratica. Dopo avere sconfitto Ted Kennedy alla convention del Partito Democratico, fu poi superato dal repubblicano Ronald Reagan nelle elezioni del novembre 1980.