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MONDO

E' accaduto durante una manifestazione antirazzista

Usa, feriti due agenti a Ferguson. Il Capo della polizia: "Un agguato". Fermati alcuni sospetti

Ieri il numero uno della polizia locale si era dimesso dopo le critiche del dipartimento di Giustizia federale, che aveva accusato gli agenti locali di discriminazioni e vessazioni contro gli afroamericani. Proprio per festeggiare le sue dimissioni era stata convocata la manifestazione notturna durante la quale sono stati feriti i due agenti. Entrambi sono stati dimessi dall'ospedale

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Ferguson (ap)
Stati Uniti
Sono stati dimessi dall'ospedale i due poliziotti feriti ieri notte da alcuni colpi di arma da fuoco a Ferguson, cittadina del Missouri, durante una manifestazione anti-razzista. Ad annunciarlo è stata la polizia di St. Louis in un post apparso su Facebook. Uno dei due agenti, 32enne, è stato colpito alla guancia, sotto l'occhio destro, e il proiettile si è conficcato nell'orecchio. L'altro, di 41 anni, è stato raggiunto alla spalla e il proiettile è poi fuoriuscito dalla schiena. 

Fermati alcuni sospetti
La polizia, intanto, ha fermato e sta interrogando alcuni sospetti per il ferimento dei due agenti. I sospetti sono stati prelevati da un'abitazione della cittadina del Missouri, ha spiegato il portavoce della polizia, Brian Schellman, secondo quanto riferiscono alcuni media Usa.

Caccia a chi ha sparato
In precedenza, il capo della polizia, Jon Belmar, aveva parlato di "un agguato" ben pianificato, scattato in un momento in cui rimanevano in strada solo 75 manifestanti e 40 poliziotti. Gli spari, probabilmente di una pistola, sarebbero giunti da una collinetta a circa 200 metri dal commissariato, di fronte al quale i due poliziotti sostavano quando sono stati colpiti.

Il ministro della Giustizia: "Atroce aggressione"
Intanto il ministro della Giustizia Usa, Eric Holder, ha stigmatizzato quella che ha definito come "un'atroce aggressione". Ieri il numero uno della polizia locale, Thomas Jackson, si era dimesso dopo le aspre critiche del dipartimento di Giustizia federale, che aveva accusato gli agenti locali di discriminazioni e vessazioni contro gli afroamericani. Proprio per festeggiare le sue dimissioni era stata convocata la manifestazione notturna