MONDO
Dopo la presentazione del decreto sulla riforma dell'immigrazione
Usa, i repubblicani fanno causa al governo per l'Obamacare
Il ricorso accusa l'amministrazione di aver "regalato illegalmente" alle compagnie di assicurazione circa 175 miliardi di dollari

Il Partito repubblicano ha deciso di denunciare per abuso di potere l'amministrazione Obama su alcuni aspetti della riforma sanitaria, la cosiddetta Obamacare. Due azioni legali sono state formalmente avviate nei confronti del ministero della Sanità e del ministero del Tesoro. La prima era stata minacciata da tempo dai leader repubblicani in Congresso, e l'annuncio arriva poche ore dopo la presentazione da parte di Obama del decreto con cui il presidente vuole riformare il sistema dell'immigrazione.
Nel dettaglio, il ricorso presentato dai repubblicani accusa l'amministrazione Obama di aver "regalato illegalmente" alle compagnie di assicurazione circa 175 miliardi di dollari. Secondo i dati del Congressional Budget Office il governo federale pagherà questa cifra nell'arco dei prossimi dieci anni, nonostante tali risorse non siano state stanziate dal Congresso. La questione riguarda il contributo che l'amministrazione paga per conto delle famiglie più disagiate (con un reddito tra 11.670 dollari e i 290.175 dollari l'anno). Se il ricorso dei repubblicani dovesse essere accolto, queste famiglie non perderebbero la copertura assicurativa, ma - come sottolinea il New York Times - le società assicurative potrebbero inevitabilmente alzare le loro tariffe. La seconda accusa è quella di aver illegalmente posticipato la clausola secondo cui le grandi imprese (quelle con più di 50 dipendenti) devono offrire una copertura sanitaria ai lavoratori a tempo pieno, pena il pagamento di sanzioni. Questa norma - si spiega - è stata prima rinviata dal 2013 al 2015, poi ulteriormente slittata al 2016 per gli imprenditori che hanno tra 50 e 99 dipendenti.
Nel dettaglio, il ricorso presentato dai repubblicani accusa l'amministrazione Obama di aver "regalato illegalmente" alle compagnie di assicurazione circa 175 miliardi di dollari. Secondo i dati del Congressional Budget Office il governo federale pagherà questa cifra nell'arco dei prossimi dieci anni, nonostante tali risorse non siano state stanziate dal Congresso. La questione riguarda il contributo che l'amministrazione paga per conto delle famiglie più disagiate (con un reddito tra 11.670 dollari e i 290.175 dollari l'anno). Se il ricorso dei repubblicani dovesse essere accolto, queste famiglie non perderebbero la copertura assicurativa, ma - come sottolinea il New York Times - le società assicurative potrebbero inevitabilmente alzare le loro tariffe. La seconda accusa è quella di aver illegalmente posticipato la clausola secondo cui le grandi imprese (quelle con più di 50 dipendenti) devono offrire una copertura sanitaria ai lavoratori a tempo pieno, pena il pagamento di sanzioni. Questa norma - si spiega - è stata prima rinviata dal 2013 al 2015, poi ulteriormente slittata al 2016 per gli imprenditori che hanno tra 50 e 99 dipendenti.