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Usa, il vicepresidente Pence lascia lo stadio per protesta a inno

Il vicepresidente Usa, Mike Pence, ha lasciato lo stadio di Indianapolis dove si svolgeva un match di football americano tra la squadra locale dei Colts e i San Francisco 49ers, quando diversi giocatori di quest'ultima squadra si sono messi in ginocchio durante l'esecuzione dell'inno nazionale.
"Non presenzio a eventi dove non si rispettano i nostri soldati, la bandiera e l'inno", ha scritto Pence su Twitter.
Nelle ultime settimane diversi giocatori della Nfl, soprattutto afro-americani, hanno dato vita alla protesta durante l'esecuzione dell'inno contro le ingiustizie razziali e sociali e i molti casi di uccisione di afro-americani da parte delle forze dell'ordine. Il presidente Donald Trump aveva chiesto ai proprietarie della squadre della Nfl di licenziare i giocatori che si inginocchiano durante l'esecuzione dell'inno "The Star-Spangled Banner".
Con un tweet il presidente Usa, Donald Trump, ha solidarizzato con Pence ricordando di aver chiesto al suo vice di lasciare lo stadio qualora qualche giocatore si fosse inginocchiato durante l'esecuzione dell'inno nazionale. Per Trump questo tipo di protesta "manca di rispetto per il nostro paese. Sono orgoglioso di Pence e della 'second lady' Karen".
"Non presenzio a eventi dove non si rispettano i nostri soldati, la bandiera e l'inno", ha scritto Pence su Twitter.
I left today's Colts game because @POTUS and I will not dignify any event that disrespects our soldiers, our Flag, or our National Anthem.
— Vice President Pence (@VP) 8 ottobre 2017
Nelle ultime settimane diversi giocatori della Nfl, soprattutto afro-americani, hanno dato vita alla protesta durante l'esecuzione dell'inno contro le ingiustizie razziali e sociali e i molti casi di uccisione di afro-americani da parte delle forze dell'ordine. Il presidente Donald Trump aveva chiesto ai proprietarie della squadre della Nfl di licenziare i giocatori che si inginocchiano durante l'esecuzione dell'inno "The Star-Spangled Banner".
Con un tweet il presidente Usa, Donald Trump, ha solidarizzato con Pence ricordando di aver chiesto al suo vice di lasciare lo stadio qualora qualche giocatore si fosse inginocchiato durante l'esecuzione dell'inno nazionale. Per Trump questo tipo di protesta "manca di rispetto per il nostro paese. Sono orgoglioso di Pence e della 'second lady' Karen".
I asked @VP Pence to leave stadium if any players kneeled, disrespecting our country. I am proud of him and @SecondLady Karen.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 8 ottobre 2017