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MONDO

Discorso al Congressional Black Caucus

Usa, l'ira di Obama contro le discriminazioni razziali

"Troppi giovani di colore si sentono presi di mira dalla polizia" accusa il presidente, disciminazioni che hanno "un effetto corrosivo su tutta l'America" 

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"Troppi giovani di colore si sentono presi di mira dalla polizia, colpevoli di camminare solo perché sono neri, o di guidare solo perché sono neri''. Il presidente Barack Obama, intervenendo davanti al Congressional Black Caucus, composto da deputati afroamericani, torna a denunciare con forza le discriminazioni razziali che ancora affliggono la società americana.

In sala ci sono anche i genitori di Michael Brown, il giovane di colore ucciso da un agente della polizia a Ferguson, in Missouri. Un episodio sul quale Obama ha ordinato un'inchiesta, per verificare se all'interno della polizia locale ci siano manifestazioni di razzismo.

''Troppi giovani di colore - ha detto Obama - si sentono giudicati in base a stereotipi che alimentano la paura, il risentimento, la mancanza di speranza''. E questo, ha aggiunto, accade anche ''quando si tratta di applicare la pena di morte, o quando la polizia ferma le automobili o fa i controlli anti-droga''.

Le discriminazioni razziale commenta il presidente hanno "un effetto corrosivo non solo sulla comunità afroamericana, ma sull'America. Rende la gente vittima del crimine e che avrebbe bisogno delle forze dell'ordine riluttante ad andare dalla polizia, perché potrebbe non essere creduta. E la cosa peggiore è che questo lascia il segno nei cuori dei nostri ragazzi. Lascia il segno nel cuore dei ragazzi bianchi - ha affermato Obama - che crescono senza motivo timorosi di chi non gli assomiglia. E lascia il segno nei cuori dei ragazzi di colore, che sentono che saranno sempre sospettati qualunque cosa faranno''. Ha concluso: ''Questa non è la società che vogliamo, non è la società che i nostri figli meritano''