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MONDO

Fu vice capo ufficio stampa di Nixon dal 1969

Usa, è morto Jeb Magruder: coordinò l'effrazione al Watergate

A capo della  famigerata squadra dei "plumbers", gli idraulici che si introdussero nella sede del comitato elettorale del Partito democratico per posizionare delle spie alla vigilia delle presidenziali del 1972. Lo scandalo, scoperto dal Washington Post, costrinse Nixon alle dimissioni nel 1974 

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Jeb Magruder (LaPresse)
Washington
E' morto a 79 anni Jeb Magruder, vice capo ufficio stampa di Richard Nixon dal 1969 ed uno degli uomini che coordinò la squadra dei "plumbers", gli idraulici autori materiali dell'effrazione al quartier generale democratico al Watergate, sede del comitato elettorale per le prresidenziali del 1972

Nel '71 Magruder coordinò il comitato per la rielezione del presidente repubblicano. Si dichiarò colpevole di ostruzione alla giustizia, contribuì attivamente a coprire lo scandalo Watergate, e venne condannato a sette mesi di prigione. Magruder era insieme ai consiglieri della Casa Bianca John Dean e G. Gordon Liddy uno degli uomini più fidati di Nixon.

Nel 2003 raccontò in un documentario della Pbs che il 30 marzo del 1972 durante una riunione con il ministro della Giustizia John Mitchell udì Nixon ordinare esplicitamente l'effrazione al Watergate. "Sentii il presidente parlargli e dirgli, 'John dobbiamo avere le informazioni di Larry O'Brien (presidente del partito democratico, ndr), e l'unico modo di averle è con il piano di Lee (Liddy) e tu sai cosa fare'", raccontò. Nixon si dimise nell'agosto del 1974 due anni dopo l'esplosione dello scandalo grazie alle inchieste di Bob Woodward e Carl Berstein del Washington Post. Magruder, scontata la condanna, si concentrò sugli studi religiosi e divenne ministro presbiteriano nel 1984. L'anno prima l'allora presidente Ronald Reagan gli aveva negato la grazia.