MONDO
Accusate oltre 100 persone tra cui ex agenti e vigili del fuoco
Vigili falsi invalidi, scandalo a New York: denunciavano finte malattie post 11 settembre
Avrebbero ottenuto per diversi anni assegni di invalidità, sostenendo falsamente di non essere più in grado di lavorare per problemi psichiatrici o malattie respiratorie contratte per aver prestato soccorso nella tragedia delle Torri Gemelle

Hanno truffato per anni lo Stato, sostenendo falsamente di avere problemi di salute, in molti casi provocati dall'aver prestato soccorso nella tragedia dell'11 settembre. Così facendo, secondo l'accusa, hanno incassato decine di milioni di dollari in assegni di invalidità.
E’ scandalo negli Stati Uniti per la vicenda che ha portato all'incriminazione di 106 persone, tra cui 80 tra ex agenti e vigili del fuoco, dopo lunghissime indagini.
La maggior parte degli accusati avrebbe ottenuto illecitamente per diversi anni assegni sociali (soldi dei contribuenti), sostenendo di non essere più in grado di lavorare per problemi psichiatrici o malattie respiratorie contratte in seguito al crollo delle Torri Gemelle.
Malattie o disturbi che, però, non hanno impedito loro di andare in vacanza, praticare acrobazie in moto d'acqua o impegnarsi in dure battute di pesca d'altura, come mostrano le foto della procura distrettuale di Manhattan.
Arrestati anche un ex avvocato di 83 anni che lavorò per l'Fbi, un commercialista di 83 anni e un ex rappresentante sindacale della polizia di New York di 61 anni, che svolgevano un ruolo chiave nell'organizzazione.
Sequestrato al momento oltre un milione di dollari. Ma le indagini vanno avanti, e potrebbero portare, nei prossimi giorni, a nuovi fermi e al sequestro di nuovi beni.
Le accuse per molti degli indagati sono pesanti, come quella di truffa aggravata nei confronti dello Stato. Si tratta di una delle più grandi truffe mai organizzata ai danni della Social Security, l'ente federale che eroga le indennità previdenziali e assistenziali.
"La sfacciataggine è scioccante" ha detto il procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance. "Molti accusati hanno cinicamente rivendicato malattie mentali come conseguenza dell'11 settembre, disonorando i soccorritori che hanno servito la città a scapito della propria salute e sicurezza" ha aggiunto.
E’ scandalo negli Stati Uniti per la vicenda che ha portato all'incriminazione di 106 persone, tra cui 80 tra ex agenti e vigili del fuoco, dopo lunghissime indagini.
La maggior parte degli accusati avrebbe ottenuto illecitamente per diversi anni assegni sociali (soldi dei contribuenti), sostenendo di non essere più in grado di lavorare per problemi psichiatrici o malattie respiratorie contratte in seguito al crollo delle Torri Gemelle.
Malattie o disturbi che, però, non hanno impedito loro di andare in vacanza, praticare acrobazie in moto d'acqua o impegnarsi in dure battute di pesca d'altura, come mostrano le foto della procura distrettuale di Manhattan.
Arrestati anche un ex avvocato di 83 anni che lavorò per l'Fbi, un commercialista di 83 anni e un ex rappresentante sindacale della polizia di New York di 61 anni, che svolgevano un ruolo chiave nell'organizzazione.
Sequestrato al momento oltre un milione di dollari. Ma le indagini vanno avanti, e potrebbero portare, nei prossimi giorni, a nuovi fermi e al sequestro di nuovi beni.
Le accuse per molti degli indagati sono pesanti, come quella di truffa aggravata nei confronti dello Stato. Si tratta di una delle più grandi truffe mai organizzata ai danni della Social Security, l'ente federale che eroga le indennità previdenziali e assistenziali.
"La sfacciataggine è scioccante" ha detto il procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance. "Molti accusati hanno cinicamente rivendicato malattie mentali come conseguenza dell'11 settembre, disonorando i soccorritori che hanno servito la città a scapito della propria salute e sicurezza" ha aggiunto.