MONDO
Dopo il caso di Douglas McAuthur McCain
Siria, si indaga su morte di un secondo cittadino americano arruolato con la jihad
La notizia non ha ancora avuto conferma ufficiale ma il portavoce del Dipartimento di Stato americano Jen Psaki ha detto che sono in corso delle verifiche

Dopo il caso di Douglas McAuthur McCain un secondo cittadino americano reclutato dalla Jihad potrebbe essere morto in Siria. La notizia non ha ancora avuto conferma ufficiale ma il portavoce del Dipartimento di Stato americano Jen Psaki ha detto che sarebbero in corso delle verifiche.
La notizia è rilanciata dalla rete Nbc che ha citato un'esponente della libera opposizione siriana. La fonte, anonima, avrebbe detto che sarebbero stati due i cittadini statunitensi rimasti uccisi nella battaglia della settimana scorsa.
È stata confermata invece la morte di Douglas McAuthur McCain, il giovane americano cresciuto a New Hope, fuori Minneapolis, e poi trasferitosi a San Diego.
Un parente di McCain ha raccontato che il Dipartimento di Stato avrebbe chiamato la famiglia per avvisarla. Gli investigatori erano consapevoli del fatto che McCain era in Siria per combattere con il gruppo militante, avrebbe detto un funzionario Usa che ha chiesto di rimanere anonimo.
Intanto sono cominciati i voli di sorveglianza in Siria su ordine del presidente Barack Obama, una mossa che potrebbe aprire la strada ad attacchi aerei contro il gruppo Stato islamico.
La notizia è rilanciata dalla rete Nbc che ha citato un'esponente della libera opposizione siriana. La fonte, anonima, avrebbe detto che sarebbero stati due i cittadini statunitensi rimasti uccisi nella battaglia della settimana scorsa.
È stata confermata invece la morte di Douglas McAuthur McCain, il giovane americano cresciuto a New Hope, fuori Minneapolis, e poi trasferitosi a San Diego.
Un parente di McCain ha raccontato che il Dipartimento di Stato avrebbe chiamato la famiglia per avvisarla. Gli investigatori erano consapevoli del fatto che McCain era in Siria per combattere con il gruppo militante, avrebbe detto un funzionario Usa che ha chiesto di rimanere anonimo.
Intanto sono cominciati i voli di sorveglianza in Siria su ordine del presidente Barack Obama, una mossa che potrebbe aprire la strada ad attacchi aerei contro il gruppo Stato islamico.