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MONDO

Si tratta dell'Umpqua Community di Roseburg

Usa, spari in un college dell'Oregon: almeno 13 morti, ucciso il killer

Casa Bianca: "Affrontare il nodo della violenza con armi da fuoco resta una priorità di Obama"

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Usa
Una delle peggiori stragi in una scuola americana la sparatoria avvenuta oggi all'Umpqua Community di Roseburg, il college dell'Oregon dove un giovane, di circa 20 anni, avrebbe sparato agli studenti provocando 13 morti e almeno 20 feriti. Anche il killer è stato a sua volta ucciso, come ha affermato il procuratore dell'Oregon, Ellen Rosenbaum, alla tv Kgw.

Avrebbe chiesto agli studenti di dichiarare la propria fede religiosa
Sul luogo della sparatoria sono state ritrovate quattro pistole. A quanto si apprende, l'autore della sparatoria potrebbe aver fatto riferimento al suo piano in conversazioni avute online ieri sera. Il killer aveva poco più di 20 anni, come ha confermato il governatore, Katherine Brown, ribandendo che è morto durante uno scontro a fuoco con la polizia. Avrebbe chiesto agli studenti di alzarsi in piedi e di dichiarare la propria fede religiosa, prima di aprire il fuoco. Lo affermano alcuni testimoni in dichiarazioni ai media.

Fonti dell'ospedale locale riferiscono che i feriti gravi sarebbero almeno sei. Il Presidente Barack Obama è stato avvisato della strage dal suo adviser per la sicurezza, Lisa Monaco. La polizia e le autorità locali ha avvisato gli abitanti della zona circostante il college, che è stato completamente isolato, di rimanere lontani nel timore che vi possano essere altri aggressori oltre alla persona che è stata fermata.

Casa Bianca: "Affrontare il nodo della violenza con armi da fuoco resta una priorità di Obama"
Affrontare il nodo della violenza con armi da fuoco resta una priorità del presidente americano, Barack Obama. Lo afferma il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest.