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MONDO

Primarie e caucus

Usa2016, in Iowa Cruz batte Trump. Hillary Clinton vince di un soffio su Sanders: 0,2% in più

Tra i democratici sfida sul filo del rasoio tra Clinton e Sanders. In campo repubblicano il superfavorito Donald Trump si arrende a un ritrovato Ted Cruz. Ma la vera sorpresa è l'ottimo risultato del senatore della Florida Marco Rubio

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Il primo verdetto nella corsa per la Casa Bianca è arrivato. L'Iowa delude le aspettative di Donald Trump, che si deve accontentare di un secondo posto tra i repubblicani che si contendono la nomination: vince a sorpresa il senatore del Texas Ted Cruz, con il 27% dei consensi, oltre tre punti sopra il favorito della vigilia Trump. Era dato per fuori gara e invece è a un passo dal due di testa Marco Rubio, il senatore di origine cubana che conquista il 23% dei voti dei caucus.




Ted Cruz, grande partenza
"Oggi è una vittoria per i conservatori coraggiosi in tutto l'Iowa e in tutta questa grande nazione" e dimostra che la nomina non sarà scelta dai media, dall'establishment di Washington o dalle lobby. Lo ha dichiarato il repubblicano Ted Cruz, 45anni, durante il discorso in cui ha commentato la vittoria ai caucus in Iowa. Il suo intervento, in cui ha anche ringraziato Dio, è durato più di 30 minuti. 


 



Trump nasconde la delusione e pensa al New Hampshire
"Sono onorato, sono semplicemente onorato". Così Trump ha commentato il suo risultato ai caucus in Iowa, dove è stato sconfitto da Ted Cruz, con cui si è congratulato. Trump ha detto di aspettare l'esito delle primarie della prossima settimana in New Hampshire, dove secondo i sondaggi è in vantaggio, e di prevedere di vincere le primarie e arrivare a essere il candidato del Gop alle presidenziali dell'8 novembre.



Tra i democratici sfida per un pugno di voti,
Hillary Clinton ha vinto i caucus democratici in Iowa, stando ai risultati definitivi diffusi dal partito democratico dell'Iowa appena aggiornati con scrutinio completato del 100% dei college, da cui risulta che Hillary Cinton ha ottenuto il 49,8% dei voti, Bernie Sanders il 49,6% e Martin O'Malley lo 0,5%. Dopo il risultato quasi alla pari, Bernie Sanders ha chiesto il conteggio voto per voto. Il senatore del Vermont ha chiesto un conteggio che non lasci dubbi, parlando con i giornalisti durante il suo viaggio per il New Hampshire, dove il 9 febbraio sono in programma le primarie.

Hillary Clinton si presenta come vincitrice
"Che notte, una notte incredibile, che grande campagna!". Così Hillary Clinton nel discorso con cui ha ringraziato gli elettori dell'Iowa, un discorso che è suonato molto come un discorso di vittoria anche se i risultati parlano di una sostanziale parità virtuale tra lei e Bernie Sanders.  "Sono qui davanti a voi e tiro un grande sospiro di sollievo, grazie Iowa", ha detto ancora l'ex segretario di Stato, che otto anni fa fu sconfitta da Barack Obama nello stato del Mid West. Clinton si è poi mostrata proiettata verso la prossima tappa, le primarie di martedì prossimo in New Hampshire, dove i sondaggi danno Sanders in netto vantaggio.  "Sono molto eccitata all'idea di entrare veramente in discussione con il senatore Sanders sul miglior modo di batterci per noi e per l'America", ha concluso.




Bernie Sanders: "Un pareggio virtuale"
Dal canto suo il senatore del Vermont ha definito il risultato dei caucus in Iowa "un pareggio virtuale" contro l'ex segretario di Stato. "Desidero congratularmi con la candidata Clinton e il suo staff per la sua vigorosa campagna, così come con il governatore O'Malley", ha dichiarato Sanders parlando ai suoi sostenitori.


 
L'importanza del caucus in Iowa
Il caucus dell'Iowa è appuntamento fondamentale per le primarie. Innanzitutto per la copertura mediatica: il candidato vincente acquisisce notorietà. Si pensi a due casi: Barack Obama nel 2008 e Rick Santorum nel 2012 che erano dati come nomi di poco conto, invece riuscirono a imporsi vincendo proprio i caucus dell'Iowa. I finanziatori, inoltre, spesso decidono di foraggiare i candidati che vincono i caucus. In considerazione di quest'ultimo fatto, spesso chi ottiene scarse performance in Iowa, viene abbandonato dai finanziatori e costretto ad arrendersi: si veda il caso di Rick Perry e Michele Bachmann nel 2012.