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Coronavirus

La relazione del commissario antiracket

Usura, estorsioni e pandemia. Nel 2020 23,2 milioni di euro alle vittime

Per la criminalità organizzata il Covid è stato un terreno fertile per fare affari. Lo dicono le domande di chi ha chiesto aiuto

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23,2 milioni di euro, il 30% in più rispetto al 2019. Sono i fondi assegnati nel 2020 alle vittime di estorsione e di usura, di cui circa 3,7 milioni nell'ultimo trimestre. È quanto emerge dalla relazione del commissario straordinario antiracket e antiusura, Giovanna Cagliostro. Le domande per i benefici economici presentate nel corso dell'anno sono state 539: 284 per estorsione e 255 usura. Le regioni che hanno avuto più fondi: la Campania seguita da Sicilia, Calabria e Puglia.
 
Al di là di numeri e percentuali, la relazione mostra come durante la pandemia la pressione della criminalità organizzata abbia pesantemente condizionato la vita delle persone. Persone che si sono trovate a far conti con il lavoro che non c’è più, la precarietà, l’instabilità e giorni che sono un continuo salto nel buio. Per affrontare la gravità dell'emergenza che non è ancora finita, ha detto il commissario straordinario antiracket e antiusura Giovanna Cagliostro, sarà strategica la collaborazione delle associazioni, delle prefetture nella continua promozione sul territorio di accordi di collaborazione e strumenti per agevolare l'accesso legale al credito.