ECONOMIA
I dati di Federalberghi
Vacanze. Partenza in sordina per gli italiani, ma gli stranieri aumentano
A giugno calo delle presenze dello 0,3 per cento, il picco è stato in aprile, con un +7.7 per cento. Aumentano però gli arrivi dall'estero

Partenza fiacca delle vacanze degli italiani, con un mese di giugno a -0,3% rispetto al 2013. È quanto emerge dall'analisi di Federalberghi, secondo cui il primo semestre del 2014, pur segnando un +2% delle presenze, soffre di un'alternanza di dati positivi e negativi che gettano incertezza sull'andamento della stagione estiva e pesano sull'occupazione.
In particolare - secondo quanto emerge dall'analisi congiunturale dell'Osservatorioturistico-alberghiero elaborato dal Centro Studi della Federalberghi - i clienti italiani a gennaio sono diminuiti dello 0,6% per poi scendere ancora a febbraio (-4,3%). A marzo si è registrato un -0,3%, per poi risalire ad aprile (+7,7%) e a maggio (+7,1%), per ricadere a giugno (-0,3%).
Stesso discorso per il flusso di stranieri che è andato abbastanza bene a gennaio (+1,7%) e febbraio (+1,2%), in discesa a marzo (-2,1%), in impennata ad aprile (+11,6%), in calo a maggio (-1,7%) e di nuovo in recupero a giugno (+2,6%).
L'andamento a corrente alternata si ripercuote anche sul numero degli occupati che nel semestre registra un -2%, con -3,1% per i lavoratori a tempo indeterminato e -0,8% per quelli con contratto a tempo determinato.
In particolare - secondo quanto emerge dall'analisi congiunturale dell'Osservatorioturistico-alberghiero elaborato dal Centro Studi della Federalberghi - i clienti italiani a gennaio sono diminuiti dello 0,6% per poi scendere ancora a febbraio (-4,3%). A marzo si è registrato un -0,3%, per poi risalire ad aprile (+7,7%) e a maggio (+7,1%), per ricadere a giugno (-0,3%).
Stesso discorso per il flusso di stranieri che è andato abbastanza bene a gennaio (+1,7%) e febbraio (+1,2%), in discesa a marzo (-2,1%), in impennata ad aprile (+11,6%), in calo a maggio (-1,7%) e di nuovo in recupero a giugno (+2,6%).
L'andamento a corrente alternata si ripercuote anche sul numero degli occupati che nel semestre registra un -2%, con -3,1% per i lavoratori a tempo indeterminato e -0,8% per quelli con contratto a tempo determinato.