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ITALIA

Vaccini: falsificano i certificati per iscrivere la figlia a scuola, indagati

Il caso è emerso da controlli incrociati

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Per iscrivere la figlia alla scuola materna avrebbero 'taroccato' la data della lettera del centro vaccinale dell'Ats con la quale era stato fissato l'appuntamento per inoculare alla figlia di tre anni i vaccini previsti per legge. Un modo per consentire alla bambina di essere iscritta alla scuola materna. La Procura della Repubblica di Lecco ha indagato per il reato di falsità materiale commessa dal privato una giovane coppia di genitori residente nella Bergamasca la cui bimba frequenta una scuola del Lecchese.

Il caso è emerso dai controlli incrociati, in particolare dalla non corrispondenza delle date riportate nella documentazione. Motivo della presunta manomissione, spiega l'avvocato Arveno Fumagalli del foro di Lecco, che ha assunto la difesa dei due indagati, sarebbe un precedente significativo per la storia della famiglia: alla zia della bimba era stato riconosciuto un danno da vaccino.

Assessore Lombardia: chi falsifica commette reati inutili
"Ci sono tutti gli strumenti per verificare se i propri figli sono incompatibili con le vaccinazioni. Chi commette atti come la falsificazione dei certificati corre rischi inutili e assurdi che hanno anche conseguenze penali". Giulio Gallera, assessore lombardo al Welfare, commenta così il caso. L'assessore oltre a ricordare che "manomettere" un certificato vaccinale o rilasciare una autocertificazione non veritiera "è un reato", ha sottolineato che, come prevede la legge, "tutti coloro che hanno problemi non vengono vaccinati. E' sufficiente la dichiarazione del pediatra" con cui si attesta che possono insorgere reazioni gravi.  Oltre a ciò, ha tenuto aprecisare il responsabile della sanità regionale, le Asst della Lombardia sono dotate di ambulatori nei quali "specialisti sono a disposizione dei genitori per aiutarli ad approfondire le problematiche che pongono e a risolvere qualsiasi dubbio".   Quindi, ha proseguito l'assessore, se i genitori ora sotto indagine si fossero rivolti a tali ambulatori "avrebbero avuto in mano un foglio con un appuntamento con gli esperti deputati a chiarire ogni dubbio".