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Coronavirus

Polemiche dopo stop ad AstraZeneca per under 60

Vaccini, la vaccinazione eterologa fa discutere Regioni ed esperti

A rassicurare sul nuovo approccio, con una seconda dose di vaccino diversa dalla prima è lo stesso ministro della Salute. Ma gli esperti restano divisi tra chi giudica positiva tale soluzione e chi invita invece ad un approfondimento

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La vaccinazione eterologa, ovvero l'utilizzo di una seconda dose con un vaccino anti-Covid diverso rispetto a quello utilizzato per la prima somministrazione,  è sicura e ci sono studi che dimostrano come possa dare una risposta immunitaria anche migliore. A rassicurare sul nuovo approccio, adottato dopo lo stop al vaccino di AstraZeneca per gli under-60 - che ora, se già vaccinati con questo vaccino, effettueranno il richiamo con un immunizzante diverso, a mRNA - è lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza. Ma gli esperti restano divisi tra chi giudica positiva tale soluzione e chi invita invece ad un approfondimento.   

Chiara la posizione del ministro in merito alla via che,sulla base delle valutazioni scientifiche, si è deciso di seguire: "La vaccinazione eterologa - ha affermato in occasione di un incontro con i giornalisti - è già utilizzata da Paesi importanti come la Germania da diverse settimane, ma anche in altre aree del mondo, e i risultati sono incoraggianti. Vi sono alcuni studi che testimoniano come la risposta immunitaria sia persino migliore di quella con due dosi dello stesso vaccino".

E' chiaro, ha sottolineato ancora Speranza, che "nel momento in cui, come è avvenuto, le autorità scientifiche del nostro Paese ribadiscono tutte insieme un'indicazione di questo tipo, io penso che come sempre dobbiamo affidarci agli scienziati".   Sulla stessa posizione è Sergio Abrignani, immunologo dell'Università di Milano e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts). La vaccinazione eterologa, sostiene l'esperto, "non è una sperimentazione. Sappiamo che sono vaccini estremamente sicuri. Per tutti i lavori pubblicati all'estero con la combinazione dei due vaccini, sappiamo che sono sicuri e anzi migliorano la risposta immunitaria".

Per questo, Abrignani definisce una "stupidaggine" il dire che si è cavie a fronte del ricorso al mix vaccinale. Ed ancora, riferendosi allo stop ad AstraZeneca per gli under-60, "stiamo cercando, col principio di massima cautela, di azzerare un rischio estremamente raro - ha detto - avendo un'alternativa che sono i vaccini a Rna. Sembra che i vaccini siano il problema del Paese, è scorretto porla in questo modo. I vaccini sono la soluzione a questa pandemia. Pensare che quello che abbiamo suggerito sia un'alzata d'ingegno è profondamente sbagliato".   

Diversa l'opinione del virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco che, pur 'sdoganando' il mix vaccinale tra prima e seconda dose, sottolinea comunque la necessità di un atteggiamento di cautela. "Credo che questo mix si possa fare e diversi studi già presenti confermano ciò, ma è chiaro - avverte- che si tratta di studi su numeri ridotti e che non valutano eventi avversi nel medio termine. Per questo, sono ancora necessari una serie di approfondimenti che formalizzino ufficialmente questa possibilità".

Alla luce della "scelta di precauzione che si è fatta rispetto al vaccino AstraZeneca, per minimizzare i sia pur minimi rischi esistenti - ha quindi ribadito - penso che la strategia del mix possa essere attuata,ma parallelamente vanno fatti degli approfondimenti".   

Quanto al 'no' alla vaccinazione eterologa arrivato ieri dal presidente della Campania Vincenzo de Luca, "elementi di distonia fra regioni creano ancora maggiore disaffezione ai vaccini da parte delle persone e sarebbe oggi più che mai opportuno - conclude Pregliasco - un comportamento omogeneo".

De Luca: "Parli ministero non membri Cts"
"Siamo ancora l'unico Paese al mondo in cui la campagna di vaccinazione non la fa il ministero" sottolinea il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, riferendosi alla questione dei cambi continui nell'uso consigliato di AstraZeneca. "Il resto è solo distribuzione materiale del vaccino - dice - non ci devono essere doppie valutazioni, il commissario deve prendere i vaccini a Pratica di Mare e distribuirli sperabilmente in maniera corretta".  "Le valutazioni scientifiche deve farle il ministero della Salute - ribadisce - non devono parlare a mio parere i membri del Comitato tecnico scientifico e dell'Istituto superiore, deve parlare una sola voce del ministero che fa le consultazioni con Aifa. Ho chiesto anche al Ministero di eliminare espressioni che non hanno senso, 'e' raccomandato, e' consigliato, si suggerisce'. In campo medico una cosa o si autorizzata o e' vietata".   "Usando questa terminologia - prosegue - succede quello che è successo, cioé che ognuno è autorizzato a fare quello che ritiene di fare. Siccome stiamo parlando della salute dei cittadini e di una campagna che coinvolge milioni di cittadini, questa terminologia non va bene. O è consentito o è vietato, punto. Noi abbiamo sollevato anche un altro problema, se si utilizza come seconda dose a chi ha fatto un altro vaccino, tipo Pfizer, a quando si decidesse di fare la terza dose di Pfizer come prevedibile che sia, cosa succede? Sono tutti interrogativi che vanno posti oggi perché noi tra 4 mesi dovremmo affrontare un altro problema. A quelli che abbiamo somministrato vaccini diversi, quale terzo vaccino dobbiamo somministrare? Sono questioni delicate  - conclude -che richiedono grande chiarezza da tutte le posizioni"

Palù: "Raccomandazione AIFA è forte, Stato si impone su Regioni"
"La raccomandazione dell'AIFA e del Cts è forte. E' un must per le Regioni, ben venga che sia lo Stato a prendersi una regia centrale in questioni delicate come questo. E' lo Stato che si impone sull'autonomia delle Regioni di fronte a una calamità nazionale" dice il presidente dell' AIFA Giorgio Palù a Rainews24. "Ci sono studi in Francia, in Germania, Spagna. Tutti dimostrano cose che sapevamo: due vaccini diversi stimolano  meglio il sistema immunitario".


Bonetti: "Le Regioni seguano indicazioni della scienza"
La parola confusione va riportata verso una chiara e precisa campagna vaccinale che sta dando risultati importanti. Il ministro Speranza ha dato indicazioni precise che vengono dal Cts, indicazioni che le regioni sono invitate a seguire. Prioritario ora continuare con la campagna vaccinale, con quell'efficienza che tutti abbiamo sperimentato. Abbiamo indicazioni di sicurezza che vanno seguite perché riguardano la salute dei cittadini, soprattutto dei più giovani". Così la Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, su Radio Capital.La ministra risponde al presidente della Campania De Luca che ha fermato i richiami con un altro vaccino dopo la prima dose di AstraZeneca: "L'invito per tutte le regioni è quello di riferirsi alle indicazioni mediche. Alla politica compete l'organizzazione, ma io non mi permetto di entrare nelle valutazioni scientifiche. Sicuramente c'è stata una sovrapposizione di informazioni, ma noi in meno di un anno abbiamo avuto un vaccino che ha salvato la vita a molte donne e uomini, da questo punto di vista la medicina è stata chiara. Dobbiamo ribadire la nostra fiducia nei confronti della scienza".

Toti: Liguria si allineerà a indicazioni Cts
La Regione Liguria andrà avanti seguendo pedissequamente quanto chiesto dal Cts e dal ministero della Salute: i richiami di AstraZeneca sotto i 60 anni saranno fatti con un'altra tipologia di vaccino 'freeze', Pfizer o Moderna, continueremo a vaccinare sopra i 60 anni con AstraZeneca". Lo ha spiegato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a 'Mattino Cinque' su Canale 5.   "Continueremo i richiami sopra i 60 anni con AstraZeneca, ci atteniamo alle indicazioni come ci eravamo attenuti utilizzando AstraZeneca sotto i 60 anni - ha ribadito -. In Liguria non ci sono decessi covid da due giorni, segno che la campagna vaccinale in qualche modo funziona, cerchiamo di metterla a posto senza ulteriori danni".

Lazio, Zingaretti: "Seguiremo indicazione governo e Cts"
"Sono state date indicazioni molto chiare a questo punto: vietare AstraZeneca agli under 60.Proprio nei momenti nei quali le persone possono essere disorientate credo sia ancora più utile seguire le indicazioni del Cts e del governo. Dentro un quadro che conferma una cosa però: i vaccini funzionano. In molte Regioni si sono raggiunti decessi zero. Crollano i decessi, la curva dei contagi e la terapia le intensive. La campagna vaccinale quindi ha funzionato. Questa indicazione, presa dal governo, dobbiamo prenderla in considerazione. Anche se il governo stesso ha detto che è precauzionale. Ma ora siamo nelle condizioni di poterla rispettare". Lo ha detto il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, intervenuto a Rai News 24.