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Coronavirus

La pandemia

Vaccino, Rapporto: prima condividere dosi, poi aprire brevetti

Rapporto indipendente commissionato dall'Oms per valutare la risposta globale al Covid 

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I Paesi ricchi devono per prima cosa redistribuire a quelli poveri le dosi del vaccino contro il Covid-19 a loro disposizione, laddove l'apertura dei brevetti, pur positiva, ha un'utilità limitata dalle difficoltà che diverse nazioni troverebbero nel produrre il siero in loco. E' quanto sottolinea il rapporto indipendente commissionato dall'Oms per valutare la risposta globale alla pandemia di Covid-19.

"Il problema immediato è come raggiungere un accordo politico per la condivisione e la redistribuzione delle dosi disponibili", sottolinea il rapporto, che osserva come "Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito, alcuni Paesi Ue e gli Stati Uniti" si siano assicurati dosi del vaccino sufficienti a vaccinare "il 200% della popolazione" mentre Covax, il programma Oms per fornire il siero ai Paesi poveri, "ha finora consegnato 30 milioni di dosi" contro un obiettivo di 2 miliardi a fine 2021.

L'apertura dei brevetti, osserva il rapporto, "potrebbe contribuire ad accelerare la distribuzione dei vaccini" ma "non ci sono informazioni definitive sullo stato dei siti nel mondo che al momento sono pronti e capaci a produrre il vaccino per il Covid-19 e in quali quantità, né ci sono sulle materie prime necessarie". "I produttori nel 2020 hanno avuto difficoltà persino a prevedere quanto vaccino potevano produrre per i test clinici", ricorda il rapporto.