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SPORT

Giro d'Italia, diciottesima e quart'ultima tappa

Il re di Ortisei è Van Garderen Dumoulin tiene alla grande

Frazione dolomitica durissima vinta dallo statunitense davanti a Landa Meana e che non produce alcun ribaltone: l'olandese rafforza la sua leadership 'marcando' stretto Quintana e Nibali, che non hanno la forza per sfruttare l'occasione propizia. Domani ultimo arrivo in salita 

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Durissima tappa al Giro (la 18.ma e quart’ultima) attraverso le Dolomiti, con quattro passi da scalare (Pordoi, Valparola, Gardena e Pinei), pendenze da sballo tra il 7% e il 15% e con la salita finale di Pontives (a 4km dal traguardo), quinto Gpm di giornata: ce n’era abbastanza per far saltare il banco ma il banco non salta, anzi. E’ lo statunitense Tejay Van Garderen a piazzare l’allungo decisivo ed a vincere la Moena-Ortisei/St.Ulrich - frazione non lunga (137km) ma senza un briciolo di pianura - battendo sotto lo striscione Mikel Landa Meana, ancora una volta beffato alle ultime pedalate come avvenuto martedì scorso a Bormio, quando fu Nibali a precederlo. Terzo a 8” il francese Pinot davanti ad un ottimo Domenico Pozzovivo. 

Ma la frazione, anzi la montagna, produce come detto un topolino, visto che la maglia di Tom Dumoulin diventa ancora… più rosa. Il leader della corsa tiene infatti alla grande, mostra di avere ancora ottime gambe e arriva a Ortisei a capo del trenino formato da lui (9°), Quintana (10°) e Nibali (11°), con il colombiano e lo ‘squalo’ (scuro in volto) che non riescono a sfruttare un’occasione propizia né hanno la forza di staccare l’olandese, sempre più vicino al trionfo considerato che la crono conclusiva, domenica, resta il suo terreno di caccia preferito. 

Immutata dunque la classifica generale, comandata sempre da Dumoulin che mantiene 31” di vantaggio su Quintana, 1’12” su Nibali e 1’36” su Thibaut Pinot, tornato in corsa per il podio finale.
La prossima tappa, la diciannovesima, va da San Candido a Piancavallo (191 km) e propone l’ultimo arrivo in salita del Giro. Scontata la conclusione: chi cerca il ribaltone, deve andare all’attacco. Perché il tempo stringe.