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Coronavirus

La diffusione della variante nel mondo

Variante Omicron: primi casi in Sudamerica, il Giappone blocca le prenotazioni voli in arrivo

Contagiati un uomo e una donna brasiliani rientrati dal Sudafrica. Tokyo sospende per un mese le prenotazioni dei voli in entrata nel Paese

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Mentre il mondo conta ormai quasi 263 milioni di contagi totali e 5.215.408 decessi dall'apparizione del Covid (fonte Jhu), la variante Omicron, molto più contagiosa della Delta (anche se al momento apparentemente meno virulenta) continua a diffondersi a livello planetario. 

Primi casi in Sudamerica
Le autorità sanitarie del Brasile hanno individuato due casi positivi di Omicron che sono i primi contagi in America Latina della nuova variante del coronavirus. L'Istituto Adolfo Lutz ha confermato che si tratta di un uomo ed una donna brasiliani arrivati a Sao Paulo dal Sudafrica dove svolgono attività di missionari.

C'è anche un terzo caso sospetto, un passeggero atterrato all'aeroporto internazionale di Guarulhos dall'Etiopia, ma l'Istituto sta ancora conducendo le analisi per verificare che si tratti di variante Omicron. In realtà le autorità sanitarie brasiliane rendono noto che la coppia è arrivata in Brasile prima che si rendesse pubblica la notizia dell'individuazione della nuova variante. È infatti arrivata in Brasile il 23 novembre presentando un tampone molecolare negativo, ma quando hanno fatto un nuovo tampone il giorno 25 novembre sono risultati entrambi positivi. Entrambi presentano sintomi lievi.

Giappone blocca prenotazione voli
Il Giappone ha deciso di bloccare tutte le prenotazioni di voli in entrata nel Paese per tentare di bloccare la diffusione della variante Omicron. Lo fa sapere il governo di Tokyo. "Abbiamo chiesto alle compagnie aeree di non accettare nuove prenotazioni per un mese a partire dal primo di dicembre" di voli per il Giappone, ha dichiarato un responsabile del Ministero dei Trasporti, precisando che il provvedimento non riguarda invece le prenotazioni già esistenti.

Stati Uniti verso stretta sugli arrivi
L'amministrazione Biden sta per mettere in campo regole sanitarie più severe per l'ingresso negli Stati Uniti allo scopo di prevenire la diffusione della variante Omicron. I nuovi requisiti, hanno confidato al Washington Post tre fonti della sanità federale, si applicheranno anche ai cittadini americani e prevederanno la presentazione di un test negativo effettuato il giorno prima della partenza, indipendentemente dalla vaccinazione e dal Paese di provenienza.

Il piano dovrebbe essere presentato giovedì, quando il presidente Usa, Joe Biden, ha promesso l'annuncio di una nuova strategia anti Covid senza confinamenti. La proposta più controversa in corso di discussione riguarda l'obbligo di sette giorni di quarantena esteso a tutti coloro che arrivano nel Paese, inclusi i cittadini americani, anche qualora il test presentato sia negativo. Si sta inoltre valutando di sottoporre a un secondo test i viaggiatori entro tre o cinque giorni dall'arrivo negli Stati Uniti. Chi non rispetta le regole potrebbe essere sottoposto a multe e sanzioni, spiegano le fonti. Le misure anticipate dal Washington Post sono contenute nella bozza di un'ordinanza dei Centers for Disease Control and Prevention che sta venendo esaminata dal dipartimento della Salute e dalla Casa Bianca.

Canada vieta ingresso a viaggiatori da altri 3 paesi africani
Il Canada vieta l'ingresso ai cittadini stranieri di altri tre Paesi africani, a causa delle preoccupazioni legate alla variante Omicron del Covid-19, mentre tutti i viaggiatori aerei che arrivano nel Paese con eccezione degli Stati Uniti dovranno essere testati all'arrivo e isolarsi fino a quando ottengono i risultati del test. Lo ha annunciato ministro della Sanità Jean-Yves Duclos, precisando che i tre Paesi sono Nigeria, Malawi ed Egitto. Il Canada ha già annunciato un divieto per i cittadini stranieri provenienti da sette Paesi dell'Africa meridionale; i canadesi che hanno visitato i 10 paesi dovranno essere testati e messi in quarantena. Tre province canadesi hanno registrato casi di variante Omicron (Ontario, Quebec, Alberta).

Germania: altri 15 sospetti variante Omicron in Baviera
In Germania sono diversi i casi sospetti di contagio provocati dalla variante Omicron: la Baviera ne ha segnalati 15. In Sassonia è stato confermato il sospetto di un positivo e quattro conferme sono arrivate anche dal Baden-Wuerttemberg, dove, a risultare contagiate, sono quattro persone completamente protette dal vaccino. I primi tre casi della nuova variante in Germania sono stati rilevati domenica, due in Baviera e uno in Assia.

La Germania ha chiuso l'ingresso dal Sudafrica e da altri sette paesi del continente africano, consentendo il rientro soltanto ai tedeschi, che avranno però l'obbligo di sottomettersi a una quarantena di 14 giorni. Sebbene non sia affatto chiaro il rischio effettivo comportato dalla variante, nella Repubblica federale, che sta vivendo un picco della quarta ondata pandemica e teme per il suo sistema sanitario, già sotto forte stress in alcune regioni, è scattata l'allerta e si cerca di limitarne la diffusione.

Primi casi in Nigeria
La Nigeria, il Paese più popoloso del continente africano, ha confermato la presenza dei primi tre casi di contagio da variante Omicron del virus del Covid-19. Si tratta di tre passeggeri provenienti dal Sudafrica. Lo fa sapere il centro nigeriano per il controllo delle malattie.