Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Vaticano-Marie-Collins-lascia-Commissione-Pedofilia-Intorno-al-Papa-ho-visto-troppe-interferenze-eb881817-a6a9-43f1-ba52-719097fa6fdd.html | rainews/live/ | true
MONDO

Zollner: contro Commissione Papa resistenza passiva

Vaticano, Marie Collins lascia Commissione Pedofilia: Intorno a Papa troppa riluttanza a collaborare

Lei stessa da bambina vittima di abusi, la Collins era entrata nel gruppo di lavoro tre anni fa: "Francesco fin dall'inizio è stato sincero. Ha preso decisioni chiare nel senso della tolleranza zero. Ma intorno a lui le cose non procedono come dovrebbero e tutto ciò non è corretto"

Condividi
"Quando tre anni fa ho accettato la mia nomina nella commissione, lo avevo dichiarato: se avessi trovato un conflitto tra quello che stava accadendo dietro le quinte e con ciò che veniva detto pubblicamente, non sarei rimasta. Questo è accaduto e per questo lascio". Lo afferma in una intervista a 'La Stampa', Marie Collins, la donna chiamata dal Papa a presiedere la commissione anti-abusi voluta da Papa Francesco.

Quanto alle resistenze dice: "No, non credo che ci siano resistenze alle norme o ad azioni specifiche contro la pedofilia. Si tratta piuttosto delle sensazione che il lavoro della nostra commissione venisse considerato da alcuni come un'interferenza" aggiungendo:" Ho riscontrato piuttosto una riluttanza generale a collaborare".

"Dopo tre anni - spiega in una intervista a 'La Repubblica' vedere continuamente che nella Curia romana c'era chi non favoriva il nostro lavoro, chi in sostanza lo boicottava, senza rispondere anche alle richieste più elementari che venivano avanzate, mi ha gettato in un profondo sgomento, ho provato anche vergogna, e così ho deciso di dimettermi". Quanto all'azione del Papa nel combattere la pedofilia la Collins aggiunge: "Io credo fermamente di sì. Credo in lui e nel suo lavoro. Ma non capisco perchè tante resistenze. Francesco fin dall'inizio è stato sincero. Ha preso decisioni chiare nel senso della tolleranza zero. Ma intorno a lui le cose non procedono come dovrebbero e tutto ciò non è corretto".

"In molti Paesi, si sono fatti passi avanti, altri Paesi sono più indietro e tra questi c'è l'Italia - spiega Collins parlando del bilancio della lotta al fenomeno in questi anni - Ci possono essere le normative più efficaci, le migliori tutele e protezioni per i minori, ma se non cambia la mentalità delle persone, queste non bastano. E per cambiare la mentalità ci vuole più tempòo", conclude.

Zollner, contro Commissione Papa resistenza passiva 
"Non sono resistenze attive, che minacciano l'esistenza stessa della Commissione per la protezione dell'infanzia. Ma, nonostante l'appoggio pieno del Santo Padre, c'è piuttosto una resistenza passiva, una inerzia che porta a non prendere sul serio le questioni poste e a non eseguire subito le cose". Descrive così il muro di gomma sul quale si infrangono in Vaticano le iniziative della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, uno dei suoi componenti più autorevoli, padre Hans Zollner, gesuita della Gregoriana.

Verso Marie Collins, membro della stessa Commissione e in passato vittima di abuso, spinta alle dimissioni proprio dalla resistenza della Curia, padre Zollner ha espresso stima e riconoscenza. "Capisco - ha aggiunto in un'intervista al Servizio Informazione Religiosa - che lei sia molto infastidita di questo. Per me è chiaro che non possiamo aspettare che avvenga immediatamente un cambio di cultura, e parliamo di una cultura sia di attenzione sia legale e canonica".