Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Vaticano-arrestato-il-nunzio-Wesolowski-3d3c33d5-c4bb-47a3-9ab3-8a2f89b3c460.html | rainews/live/ | true
MONDO

Roma

Pedofilia, arrestato in Vaticano l'ex nunzio Wesolowski

 E' stato arrestato l'ex nunzio a Santo Domingo riconosciuto colpevole di abusi nei confronti di minori e condannato dalla Congregazione della Dottrina della Fede alla dimissione dallo stato clericale

Condividi
In Vaticano è stato arrestato l'ex nunzio Jozef Wesolowski, sotto inchiesta per pedofilia. L'arresto, reso noto dal Tg de La 7, sarebbe stato realizzato secondo le indicazioni di Papa Francesco.

Secondo quanto riportato dal Tg mons. Wesolowski, che ha già avuto una condanna canonica di primo grado che lo ha visto ridotto allo stato laicale dall'ex Sant'Uffizio per abusi sessuali su minori, sarebbe stato arrestato questo pomeriggio intorno alle 17 e trattenuto in una cella del Vaticano.

L'arcivescovo polacco Joseph Wesolowsky, 66 anni, sarebbe stato arrestato dalla gendarmeria su ordine del promotore di giusitizia che lo accusa di reati di pedofilia quando era nunzio della Repubblica Dominicana tra il 2008 e il 2013. Il 66enne avrebbe adescato alcuni ragazzini su una spiaggia di Santo Domingo pagandoli per fare sesso. Un diacono, suo ex collaboratore, avrebbe riferito di avergli procurato giovani per rapporti
sessuali. Anche altri quattro testimoni hanno puntanto il dito contro il monsignore finito indagato oltre che Santo Domingo anche in Polonia dove in base ad accordi internazionali Varsavia persegue anche per reati commessi all'estero i suoi cittadini.

Wesolowsky era stato richiamato in Italia nell'estate di un anno fa, dopo che l'arcivescovo di Santo Domingo aveva informato della cosa Papa Francesco. Nel frattempo la procura distrettuale di Varsavia chiedeva informazioni sul suo status legale. Dal Vaticano nel gennaio di quest'anno era giunta la risposta: gode di immunità diplomatica ed in ogni caso essendo cittadino vaticano non è estradabile perchè tra Santa Sede e Polonia non ci sono accordi in tal senso. Il 26 giugno la congregazione per la dottrina della fede avava processato il 66enne ai fini della giurisdizione canonica decretandone la restituzione allo stato laicale sentenza verso la quale era stato promosso appello. Il giudizio è atteso nelle prossime settimane. Così l'alto prelato polacco, privo dell'immunità diplomatica era tornato a Roma stando in un convento. Nel frattempo,
autorizzata dal Pontefice, era partita anche l'indagine penale dell'autorità Vaticana. Qualche giorno fa i gendarmi vaticani hanno informato il promotore di giustizia che era in Italia e stamattina è stato convocato negli uffici del tribunale vaticano dove è giunto verso le 15: quindi la notifica, le formalità di rito e l'ingresso nella cella.