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MONDO

"Ho dato password a Nuzzi, avevo sensazione le possedesse già"

Vatileaks. Mons Vallejo Balda: "Ho passato i documenti ai giornalisti, ero pressato"

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"Sì, ho passato documenti ai giornalisti". Incalzato dalle domande dei promotori di giustizia, questa l'ammissione fatta da mons. Lucio Vallejo Balda nel processo 'Vatileaks 2'. "Ha dato a Nuzzi l'elenco di 5 pagine con 87 password della sua mail alla Commissione Cosea?". "Sì, ma avevo la netta sensazione che le possedesse già". Nel suo interrogatorio in aula, che continuerà domani, Vallejo ha comunque descritto il clima di pressioni e condizionamenti che dopo il termine dei lavori Cosea subiva da Francesca Chaouqui.

Vallejo: "Chaouqui mi disse era numero 2 Servizi"
Tra i motivi per i quali mons. Vallejo Balda temeva Francesca Immacolata Chaouqui anche il fatto che "lei mi aveva detto di essere il numero due dei servizi segreti italiani". Lo ha detto nel corso dell'interrogatorio-fiume lo stesso prelato spagnolo nell'udienza di oggi del processo Vatileaks. Mons. Vallejo ha aggiunto che credeva di essere controllato. 

Anche notte Firenze nelle 3 ore in cui Vallejo è stato sotto torchio
E' spuntata anche la notte in cui in un albergo a Firenze Francesca Chaouqui gli si sarebbe presentata in camera, secondo quanto lui stesso ha scritto nel memorandum difensivo, nell'interrogatorio-fiume di tre ore cui è stato sottoposto mons. Lucio Vallejo Balda nel processo 'Vatileaks 2'. L'audizione del prelato spagnolo detenuto in Vaticano, che continuerà domani, è iniziata dopo che il Tribunale presieduto da Giuseppe Dalla Torre ha ordinato che il processo continuasse in contumacia per Gianluigi Nuzzi (assente perché domani impegnato in un'altra udienza penale a Milano) e ha acquisito agli atti, su richiesta della legale della Chaouqui Laura Sgrò, la denuncia-querela presentata dall'imputata stamane in Vaticano contro il giornalista spagnolo Gabriel Ariza del sito infovaticana.com, per un articolo sul nuovo arresto di Vallejo, e le cartelle cliniche sulla gravidanza della stessa Chaouqui gli eventuali rischi di parto prematuro. Il Tribunale ha acquisito anche la lettera della Chaouqui al Papa per farsi sciogliere dal "segreto pontificia" negandone però la lettura in aula.